A chi spetta stabilire se un albero del giardino condominiale debba essere completamente abbattuto? Cosa succede nei casi di estrema urgenza?
Le aree verdi condominiali sono parti comuni; ciò significa che le decisioni relative alla loro gestione e le spese per la relativa manutenzione spettano a tutti i condòmini in base ai millesimi di proprietà. Quando bisogna far fronte a situazioni di emergenza, però, potrebbe non esserci tempo per convocare l’assemblea e attendere una sua decisione. In questo contesto si pone il seguente quesito: chi decide di abbattere un albero condominiale pericolante?
In buona sostanza, si tratta di comprendere a chi spetta stabilire se occorre procedere all’eliminazione totale di una pianta o di un albero che, rischiando di cadere, può causare danni alla proprietà privata o condominiale, ovvero può mettere a repentaglio l’incolumità delle persone. Approfondiamo quanto appena detto.
Chi decide l’abbattimento di un albero condominiale?
La decisione dell’abbattimento di un albero condominiale spetta all’assemblea: trattandosi di un bene comune, infatti, solamente i proprietari sono legittimati a stabilirne la sorte.
Se però l’albero è pericolante e costituisce un serio pericolo per l’integrità dei beni e/o l’incolumità delle persone, l’amministratore è legittimato ad assumere le decisioni che ritiene maggiormente opportune nell’interesse della compagine, qualora non sia possibile attendere i tempi necessari per la convocazione assembleare.
Secondo la legge (art. 1135 cod. civ.), infatti, l’amministratore può ordinare lavori di manutenzione straordinaria che rivestano carattere urgente, con l’obbligo di riferirne nella prima assemblea.
In pratica, la decisione sull’abbattimento di un albero condominiale è rimessa ai condòmini riuniti in assemblea, a meno che non occorra procedere con estrema urgenza: in quest’ultimo caso, l’amministratore è autorizzato a decidere al fine di scongiurare imminenti danni.
Abbattimento albero condominiale: quale maggioranza serve?
Secondo la giurisprudenza (App. Cagliari, sent. n. 238/2019), l’abbattimento di un albero condominiale richiede l’unanimità dei consensi, trattandosi di una decisione volta a eliminare definitivamente un bene comune.
Se però l’abbattimento si rende necessario per scongiurare un danno a cose o persone, allora è sufficiente il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti all’assemblea che rappresenti almeno la metà del valore complessivo del condominio, cioè 500 millesimi (Trib. Trieste, 29 aprile 2022, n. 217).
In altre parole, per decidere l’abbattimento di un albero condominiale occorre l’unanimità; se però occorre procedere con urgenza – ad esempio al fine di impedire che il crollo del fusto possa causare danni – è sufficiente la maggioranza che rappresenti almeno 500 millesimi.
Per ulteriori approfondimenti si legga l’articolo dal titolo Si può abbattere un albero condominiale?
Abbattimento albero condominiale pericolante: regole
Alla luce di quanto detto sinora, possiamo concludere affermando che per decidere l’abbattimento di un albero condominiale pericolante è sufficiente la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresenti almeno la metà del valore dell’intero edificio (ovverosia, 500 millesimi).
Va tuttavia ricordato che, qualora non sia possibile attendere la deliberazione assembleare – ad esempio perché l’albero di alto fusto sta improvvisamente e inaspettatamente abbattendosi su alcune abitazioni – l’amministratore è legittimato a intervenire d’urgenza per prevenire o limitare i danni, eventualmente anche chiamando un’impresa specializzata che si occupi del taglio o dell’abbattimento totale dell’albero, senza che sia necessario il previo consenso assembleare.
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