In vista della Manovra economica 2024, il Governo italiano è al lavoro per migliorare la situazione delle pensioni minime, con l’obiettivo di incrementare gli importi attualmente fissati a 621 euro. Il partito di Antonio Tajani ha avanzato una proposta per incrementare ulteriormente gli importi attraverso un bonus dell’1%.
Aumento delle pensioni minime
L’aumento delle pensioni minime è già previsto con un incremento del 2,7%, che ha portato le pensioni minime a 614,77 euro nel 2024. Tuttavia, si sta valutando la possibilità di introdurre un ulteriore bonus per superare questa soglia e offrire maggiore protezione ai pensionati con assegni più bassi. Questa misura punta a garantire un miglioramento graduale delle condizioni economiche dei pensionati.
Indicizzazione piena a partire dal 2025
Una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione dell’indicizzazione piena delle pensioni a partire dal 2025. L’obiettivo è quello di adeguare completamente le pensioni all’inflazione, garantendo ai pensionati la salvaguardia del loro potere d’acquisto, in particolare in un contesto economico caratterizzato dall’aumento del costo della vita.
Misure confermate: Ape sociale, Opzione donna e Quota 103
Il Governo ha deciso di confermare alcune delle principali misure previdenziali esistenti, tra cui l’Ape sociale, Opzione donna e Quota 103, mantenendo le regole attuali per favorire la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e rispondere alle esigenze di particolari categorie di lavoratori.
Previdenza integrativa e silenzio assenso per il TFR
Un’altra misura importante che sarà introdotta riguarda un nuovo semestre di silenzio-assenso per il versamento del TFR ai fondi di previdenza integrativa, semplificando le procedure per i lavoratori che intendono destinare il proprio trattamento di fine rapporto a fondi pensione privati.
Flessibilità per i dipendenti pubblici
Per i lavoratori pubblici con 65 anni di età e 42 anni e 10 mesi di contributi, sarà possibile decidere volontariamente di proseguire la propria attività lavorativa. Questa misura intende allineare il regime dei lavoratori pubblici a quello dei lavoratori privati, aumentando così la flessibilità in uscita e consentendo a chi lo desidera di posticipare il pensionamento.
Incentivi per le pensioni anticipate
Il Governo sta cercando di aumentare la platea di coloro che scelgono di restare al lavoro nonostante abbiano raggiunto i requisiti per la pensione anticipata. Una delle proposte è di esentare fiscalmente i contributi previdenziali (attualmente al 9,19%) o ridurre la tassazione su questi importi, per rendere più attraente l’opzione di rimanere attivi nel mondo del lavoro.
Scontro sul Superbonus
Sul fronte del Superbonus, la discussione politica si è riaccesa. Una ricerca della Cgia ha rivelato che gli oneri totali a carico dello Stato per il Superbonus sono vicini ai 123 miliardi di euro, a beneficio di meno di 500.000 immobili, pari a circa il 4% degli edifici residenziali italiani. La polemica è divampata tra le forze politiche: Fratelli d’Italia ha accusato il Superbonus di essere uno “sperpero di denaro pubblico” voluto da M5S-PD, mentre il Movimento 5 Stelle ha risposto che la destra sta cercando solo alibi, accusandola di una crescita economica stagnante.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui