La ditta Cofari di Ravenna ha presentato la richiesta di concordato al giudice delegato del tribunale che potrebbe stabilire se ammetterla o meno in circa sei mesi. La notizia è riportata dal quotidiano il Resto del Carlino nell’edizione odierna, 5 ottobre, con un articolo di Carlo Raggi.
Come noto, solo pochi mesi fa è emersa la difficoltà economica in cui versa da anni la storica Cooperativa facchini riuniti: da tredici anni l’azienda è in stato di crisi che comporta la decurtazione di tredicesime e quattordicesime fino al 30 percento e la rinuncia alla retribuzione di sei ore di lavoro ogni mese. C’è chi, con una lunga carriera in azienda, ha calcolato un mancato introito complessivo di 20-30mila euro.
Se la richiesta di concordato sarà accolta, per la storica coop di facchinaggio si aprirà un nuovo capitolo con l’obiettivo di completare il ristoro dei creditori e, se possibile, garantire la continuità aziendale.
Secondo quanto riporta il Carlino, la proposta concordataria si regge soprattutto sul valore di mercato dei beni immobili di proprietà di Cofari: l’edificio nella zona artigianale Bassette dove la società ha sede e il capannone adibito a officina.
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