Mercato auto in crisi, colpa dell’elettrico? Un lettore ci accusa di approccio ideologico, citando a sostegno la dura presa di posizione della leader di Confindustria Vicenza, Dalla Vecchia. Per scriverci: info@vaielettrico.it
Mercato auto in crisi? Gli industriali hanno trovato il responsabile…
“Come difensori delle auto elettriche, vi allego il discorso della presidente di Confindustria Vicenza, Laura Dalla Vecchia. Un po’ di riflessione su questi temi invece di un mero approccio ideologico, sarebbe il benvenuto anche da siti come il vostro. Almeno leggete che cosa pensano gli industriali, che sono il motore dell’ industria italiana. Cordiali saluti“. Nicola Turetta, Purchasing Manager, Askoll Due
L’accusa: “La colpa? Le costrizioni ideologiche UE sull’elettrificazione forzata”
Risposta. Ecco i passi a cui si fa riferimento nella lettera, a seguire il nostro commento. “Vi invito a guardare questi titoli: Volkswagen, Mercedes, BMW, la stessa Stellantis, anche Ford negli USA. Colossi che hanno investito per rispondere alle costrizioni ideologiche dell’Europa sull’elettrificazione forzata, ora purtroppo hanno di fronte un’unica drammatica certezza: i licenziamenti. Anche dove solo un anno fa sembrava impossibile, anche se noi lo avevamo detto. Montezemolo ha detto: “L’industria dell’auto in Italia non esiste più e nessuno si indigna”. Non abbiamo più Lancia, Maserati e Magneti Marelli. Cosa resta? Un silenzio fatto di fabbriche vuote e cassa integrazione. Di fronte a questa evidenza, risulta chiaro che la spinta ottusa ed estremista verso le rinnovabili e le auto elettriche si giustifichi solo con l’ideologia. Quando non nasconde una volontà di imporre modelli di business spinti da lobby del Far East o del continente americano“.
Mercato auto in crisi per i rincari abnormi dei prezzi delle auto ‘normali’
Siamo all’inverosimile, con una classe imprenditoriale che prende lucciole per lanterne e attribuisce all’auto elettrica e alle rinnovabili colpe da ricercare altrove. Si vende poco perché negli ultimi anni i prezzi sono aumentati in modo abnorme. Non lo diciamo noi, lodice il direttore di Quattroruote, Gian Luca Pellegrini, che non è certo un fan dell’elettrico. Spiegando che dal pre-pandemia i prezzi dei modelli termici più popolari si sono impennati: “ll listino della Dacia Duster è aumentato del 38%, quello della Panda del 17%, quello della Kia Picanto del 26% e così via (dati depurati dall’inflazione)”. E ancora: “Meno auto vendute a prezzi più alti... A questo si aggiunge la scelta strategica, funzionale a raggiungere il prima possibile l’obbiettivo più ampio, di uccidere il segmento primo prezzo“. L’elettrico non c’entra un fico secco, in Italia è solo il 4% del mercato. Il problema è il prezzo delle auto nuove, benzina e diesel. Non è un caso se gli acquirenti si buttano sull’usato. Ed è ridicolo attribuire all’elettrico i problemi di lunga data Lancia e Maserati. Del resto la presidentessa Dalla Vecchia è recidiva: era arrivata a dire che l’aumento della bolletta energetica era colpa dell’auto elettrica. Dai…
- Bella l’auto elettrica, ma ora risparmio o…? VIDEO
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