La rivoluzione delle società partecipate è partita. Uno degli obiettivi prefissati sin dall’inizio dell’amministrazione Manfredi, contenuto anche nel “Patto per Napoli”, è la riorganizzazione del sistema delle società controllate dal Municipio. E prima di rimettere mano alle funzioni di alcune di queste, c’è da rendere efficienti quelle che non saranno toccate dalla riorganizzazione.
Per farlo servono i manager: uomini abituati a gestire le aziende e con curricula adeguati al ruolo. È questa la strada tracciata da Palazzo San Giacomo che ha deciso di partire con due partecipate strategiche: Mostra d’Oltremare e Anm. Per la prima, come già raccontato in anteprima dal Mattino, è stato pubblicato il bando per rinnovarne i vertici. Anzi, proprio ieri è scaduto e la partecipazione è stata ampia. Stessa cosa accadrà a breve anche per Anm.
La mostra d’Oltremare
Ma partiamo dalle notizie di ieri, quelle relative a Mostra d’Oltremare. La partecipazione per entrare a far parte dell’azienda è stata ampia: ben 51 le domande per entrare nel nuovo consiglio di amministrazione e 42 quelle per far parte dei revisori dei conti. La maggior parte dei curricula arrivati a Palazzo San Giacomo, ovviamente, sono di napoletani. In maggioranza di persone nate e residenti nel capoluogo ma non mancano le richieste dalla provincia. Per entrare a far parte del Cda hanno mandato la documentazione richiesta anche un romano e un croato che però risiede nell’hinterland napoletano.
Per il collegio sindacale, invece, spuntano un trentino e un tarantino residente a Roma. Insomma, un buon riscontro con richieste che sono arrivate anche oltre la realtà napoletana. L’obiettivo dei nuovi manager che saranno scelti attraverso il bando è quello di dare nuova linfa all’ampia area fieristica di Fuorigrotta che secondo il sindaco e la sua squadra ha ancora ampie potenzialità inespresse, andando anche oltre l’ambito fieristico.
La squadra
Ma come sarà composta la nuova squadra della Mostra d’Oltremare? L’idea a Palazzo San Giacomo è di creare, per tutte le partecipate, dei consigli di amministrazioni formati da tre persone. Due di questi, tra cui il presidente che sarà il vero e proprio manager aziendale, saranno scelti tra i profili del bando. Il terzo componente, invece, potrebbe essere scelto direttamente dal Municipio. D’altronde un po’ di spazio alla politica va lasciato. La scelta di Manfredi di affidarsi ai bandi nazionali e al mercato, infatti, toglie spazio a partiti e gruppi politici che, come sempre accade, pressano per avere poltrone nelle aziende. «Cercare le professionalità senza le intermediazioni politiche è la strada migliore per ottenere i risultati ed è per questo che ci rivolgiamo al mercato nazionale», aveva anticipato Manfredi nell’intervista del 16 agosto al Mattino. E così sarà. Per mantenere comunque un equilibrio, non è escluso che alcuni Cda possano essere allargati a un numero superiore di tre componenti, magari cinque.
Le altre partecipate
Ma non solo Mostra d’Oltremare. A breve si metterà mano anche alle altre aziende partecipate. D’altronde molti management non sono mai stati rinnovati e alcuni sono ancora guidati da profili scelti dalla precedente amministrazione guidata da Luigi de Magistris. Dopo Mostra d’Oltremare toccherà sicuramente ad Anm. È in via di pubblicazione un il bando per trovare i nuovi manager che guideranno l’azienda che si occupa principalmente del trasporto pubblico. Si tratterà quindi di trovare altre figure che affiancheranno il direttore generale Francesco Favo, proveniente da Ferrovie dello Stato fortemente voluto dal sindaco per riorganizzare il trasporto su ferro.
L’attuale amministratore unico, Nicola Pascale, è in regime di prorogatio dopo la scadenza dell’incarico il 31 dicembre dello scorso anno. Ma uno dei passi più importanti sarà quello relativo a Napoli Servizi, che si trasformerà in una global service della città cedendo alla neonata Napoli patrimonio, che sarà operativa da gennaio, il ramo probabilmente più strategico delle partecipate municipali, vale a dire la gestione dello sterminato patrimonio immobiliare del Comune.
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