Sfiora gli ottocento milioni di euro il valore complessivo dell’operazione Superbonus 110% nel Novarese. Lo certificano i dati elaborati da Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. L’ente di diritto pubblico opera a supporto del ministero dell’Ambiente, raccogliendo le comunicazioni relative alle pratiche ritenute ammissibili di finanziamento.
Nel dettaglio, secondo le statistiche ufficiali aggiornate a fine settembre, gli edifici nella provincia su cui si è potuto intervenire beneficiando del maxi incentivo sono stati 3.510, per un ammontare di detrazioni totali a carico dello Stato pari a 777.720.022 euro. «Numeri davvero da capogiro, che svelano il più grande saccheggio di denaro pubblico della storia – attacca Gaetano Nastri, senatore novarese di Fratelli d’Italia e questore a palazzo Madama, rivelando i risultati della ricerca ufficiale -. Il piano nazionale rappresenta un’enorme patrimoniale al contrario: ha tolto ai poveri per dare ai ricchi, compromettendo il futuro dei nostri giovani».
A chi è andato il Superbonus
Analizzando le voci del report dettagliato si scopre che il 97,1 per cento dei lavori ammessi agli incentivi sul territorio si sono conclusi. La maggior parte degli interventi (2.050) ha riguardato edifici unifamiliari. Seguono i condomini (919), su cui si è concentrato l’investimento medio più cospicuo pari a 500.031 euro, e 541 unità immobiliari funzionalmente indipendenti, per una superficie complessiva di 816 mila metri quadrati. Scorrendo le tabelle di Enea è inoltre possibile scorporare i dati relativi alla sola città di Novara, dove la discussa misura introdotta nel 2020 dal governo Conte II è costata allo Stato 275.855.978 euro con i quali sono stati ristrutturati 579 immobili: 306 condomini, 231 edifici unifamiliari e 42 unità immobiliari funzionalmente indipendenti. In questo caso specifico, i lavori conclusi rappresentano il 95,3 per cento del totale degli ammessi a detrazione. Anche nel capoluogo il valore dell’investimento medio più elevato è relativo alla ristrutturazione dei condomini e raggiunge i 770.365 euro. «Fa accapponare la pelle la voce relativa alla media delle detrazioni per ogni edificio, che per Novara città equivale a 475 mila euro – insiste Nastri, da sempre contrario alla misura -. Queste cifre sono spaventose alla luce del fatto che in proporzione hanno consentito di migliorare l’efficienza energetica di pochissimi edifici, favorendo peraltro in misura maggiore i proprietari di immobili con una discreta capacità di reddito, anziché sostenere le famiglie meno abbienti. L’impatto sui conti pubblici è stato devastante: avevano definito il Superbonus un “bazooka”, invece si è rivelato uno tsunami che si abbatte oggi su tutti i contribuenti, svuotando gli enti locali di risorse rilevanti per garantire i servizi primari alle nostre comunità».
I dati nazionali
A livello nazionale, lo studio più recente considera tutti gli investimenti compiuti fino ad agosto: gli edifici coinvolti risultano essere stati 496.315, per un importo complessivo che sfiora i 123 miliardi di euro.
In Piemonte i lavori realizzati sono stati 36.042, di cui il 96,6 per cento sono stati portati a termine, un bilancio che a livello economico si traduce in 9 miliardi di euro di oneri. «Se non ci fosse stata la follia del Superbonus – rileva il senatore – ora potremmo investire maggiori risorse in sanità, scuola servizi sociali e trasporti. La pesante eredità che grava ancora sulle casse dello Stato ha contribuito a deteriorare la situazione finanziaria».
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