Il 35enne, ingegnere biomedico originario del Salento ma residente a Milano, aveva urtato violentemente contro la portiera di un’auto che il conducente aveva aperto senza accorgersi del suo arrivo. L’incidente in via Soperga (Centrale)
È morto dopo 10 giorni di coma Francesco Caputo, 35 anni, ingegnere biomedico originario del Salento che nella serata di venerdì 11 ottobre era stato colpito dalla portiera di un’auto che il conducente aveva aperto senza accorgersi dell’arrivo del ciclista: pedalava a bordo di una BikeMi, il servizio di sharing del Comune di Milano. L’incidente è accaduto in via Soperga all’angolo con via Pietro Marocco, zona Stazione Centrale, intorno alle 21.
Trasportato all’ospedale San Carlo in codice rosso, le condizioni del 35enne erano apparse subito molto gravi. Ieri sera i sanitari hanno dichiarato il decesso. Come da volontà espressa in vita, i suoi organi saranno ora donati. I funerali si svolgeranno invece nei prossimi giorni a Lucugnano, frazione di Tricase (Lecce).
L’automobilista, intanto, è stato subito ascoltato dagli agenti di polizia locale. Il proprietario della C3 coinvolta, che secondo quanto emerso finora sarebbe stata parcheggiata in divieto di sosta. avrebbe riferito di aver controllato negli specchietti prima di spalancare la portiera e di non aver assolutamente visto il ciclista in arrivo.
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