Asacom garantito per l’80% fino a Natale, Alfano: “Strumentalizzazioni barbare” #finsubito prestito immediato

Sarà ridotto al 20% il taglio delle ore per il servizio Asacom offerto agli studenti delle scuole di pertinenza del Comune di Agrigento fino al periodo natalizio, ma l’emergenza è nei fatti solo rinviata. Ad Agrigento come altrove. Gli ultimi atti sono stati predisposti nei giorni scorsi: Palazzo dei giganti ha stanziato poco meno di 100mila euro che consentiranno di alleggerire la riduzione del servizio che era in una prima fase del 40%. Questo ovviamente solo fino a Natale, con la speranza che per l’anno futuro si trovino altre risorse a disposizione.

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Quello dell’Asacom, infatti, è un servizio che va totalmente a carico delle casse comunali, con piccoli finanziamenti che si possono intercettare tra Distretto sanitario e i cosiddetti Piani di zona e che però non bastano effettivamente a coprire un costo che è divenuto negli anni davvero enorme.

E’ infatti sempre più in crescita il numero di bambini e bambine per cui viene richiesto il servizio (questo grazie ad una maggiore consapevolezza delle situazioni di disabilità da parte delle famiglie) ma soprattutto il numero delle ore da fornire, che viene deciso da un organismo terzo quasi sempre nella misura massima prevista. “Al Comune in questo processo non resta che stanziare le risorse necessarie – spiega l’assessore Gioacchino Alfano -. Ciò che è accaduto è purtroppo che le somme stanziate non sarebbero bastate per assecondare tutte le richieste al massimo delle ore previste ed è stato necessario, diversamente da quanto avvenuto ad esempio lo scorso anno, ridurre le ore somministrate. E’ chiaro che non è una scelta facile, ma posso assicurare che non è stata presa a cuor leggero o senza pensare al benessere dei ragazzi”.

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Alfano poi aggiunge: “Spiace che questa vicenda sia stata strumentalizzata in modo davvero barbaro da alcuni. Ho letto cartelli che ci invitavano a rinunciare ai privilegi, vorrei capire quali, o altri che ci invitavano a prendere risorse da fondi dedicati ad altro e purtroppo devo chiarire che questo non è possibile. Alle famiglie sento di dire che stiamo lavorando per trovare una soluzione che garantisca il servizio per tutti, consapevoli pure che nella stragrande maggioranza dei comuni in Sicilia la copertura non è mai al 100%”.

Il tema dei fondi per il servizio Asacom è infatti regionale, perché grava sulle casse degli enti locali in modo spesso poco sostenibile. “Un ragionamento che si sta portando avanti è quello di pensare a una copertura di base di 10 ore settimanali per tutti gli studenti da ampliare in base ai bisogni di ogni singolo soggetto – aggiunge Alfano -, ma non si tratta di una decisione del Comune, chiaramente”. Se la riduzione è stata appunto tamponata fino a Natale, dal primo gennaio sarà un’altra storia. “Per il 2025 servono oltre 1 milione e 600 mila euro – conclude Alfano -. Con le risorse attuali potremmo garantire il 100% dal 6 gennaio fino alla fine dell’anno scolastico, ma esauriremmo i fondi necessari da ottobre e in poi.  Cercheremo di trovare risorse e ragionare con le famiglie, ma senza un intervento normativo nazionale su questo tema ci troveremo ogni anno in questa condizione”. 

Intanto il primo genitore ha presentato ricorso: l’Ente si è infatti costituito in giudizio in questi giorni rispetto a una causa presentata contro una condotta ritenuta “discriminatoria” per il riconoscimento di sole 18 ore a fronte delle 30 settimanali previste.

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