Lugagnano. Il sindaco di Sona aggredito davanti a casa. “Un clima di odio che fa male a tutti” #finsubito prestito immediato

Sabato 26 ottobre a Lugagnano si è verificato un episodio grave e preoccupante, che testimonia di un clima sicuramente non sereno e di problemi che spesso non vengono percepiti per il peso che hanno.

Richiamati da un forte botto, sabato sera attorno alle 21.30 alcuni cittadini che erano nelle loro case di abitazione – tra i quali il sindaco di Sona Gianfranco Dalla Valentina (nella foto di Mario Pachera) – sono usciti in strada preoccupati per quel che poteva essere accaduto.

Davanti agli occhi i cittadini si sono ritrovati un’auto che aveva impattato con violenza proprio contro la recinzione della casa del sindaco. Lì accanto un signore, italiano, in uno stato evidentemente alterato, ha letteralmente aggredito i presenti, ed in modo particolare il sindaco senza apparente e giustificato motivo.

L’uomo, alla presenza del capannello di persone che nel frattempo si era riunito, ha iniziato ad insultare pesantemente il sindaco con un atteggiamento fortemente aggressivo, arrivando addirittura a strattonarlo a più riprese.

Temendo che la situazione potesse degenerare ulteriormente, sono stati immediatamente avvisati i Carabinieri della stazione di Sommacampagna. I militari dell’Arma, arrivati sul posto in pochi minuti, con estrema professionalità a pazienza hanno provato a calmare l’uomo, che invece ha rivolto la sua furia anche contro di loro prendendo pure a calci una delle loro due auto.

Contenuto a fatica, l’uomo è stato portato in caserma e quindi trattenuto in attesa di essere sentito da un magistrato. Non prima però di aver rivolto altre pesanti minacce al sindaco.

Una bruttissima serata per Dalla Valentina, che non è finita lì in quanto il sindaco, assieme ad altre persone presenti ai fatti, ha poi dovuto recarsi in caserma per rilasciare le dichiarazioni del caso e spiegare quanto successo.

“Siamo tutti molto turbati da quanto accaduto proprio davanti alle nostre case – racconta il sindaco al Baco, ancora molto scosso la mattina dopo il fatto -. Da un lato vorremmo tutti chiuderla lì, fare finta di nulla, ma mi rendo anche conto che è giusto se ne parli, anche perché quanto successo sabato sera può essere visto come un caso limite, considerato lo stato in cui si trovava quell’uomo, ma in realtà non è la prima volta che, come sindaco, mi capita di essere apostrofato o minacciato pesantemente”.

“Sono certo che l’episodio di sabato sera sia generato dalla casualità, che non ha nulla a che fare con l’attività di sindaco; ma comunque poi sono stato preso di mira in maniera ingiustificata proprio in quanto sindaco. Sono spesso oggetto di attacchi senza motivo solo per il fatto che ricopro questa carica – prosegue Dalla Valentina – in un clima di odio e rancore generalizzato che sinceramente preoccupa. Atteggiamenti violenti, sconsiderati, che registro purtroppo sempre più spesso sui social e qualche volta anche di persona. Conservo ancora in ufficio una lettera anonima pervenutami diversi mesi fa piena di minacce”.

“E’ veramente tempo che tutti si rendano conto che le azioni ed i comportamenti che teniamo hanno delle conseguenze, non esistono zone franche dove è lecito fare e dire qualsiasi cosa. E’ necessario che tutti impariamo ad abbassare i toni, ne va della nostra convivenza civile. Quello che leggo e vedo troppo spesso non rappresenta il sacrosanto diritto di critica, ma sono comportamenti e parole che vanno ben oltre quanto è tollerabile. Noi amministratori locali siamo sempre in prima linea per provare, con i pochi strumenti che abbiamo, a migliorare la vita ed il futuro delle nostre comunità. Un lavoro che si snoda sette giorni su sette, spesso frustrante per le tante difficoltà che incontriamo, ma al quale dedichiamo tempo ed impegno senza limiti, e bene lo sanno le nostre famiglie. Ecco – termina amaramente il sindaco di Sona – episodi come quello di sabato e alcune cose che leggo sui social anche in questi giorni mi fanno purtroppo pensare se veramente ne valga la pena”.