Una manovra da oltre 27 milioni. È stata approvata con i voti favorevoli di Fdi, Forza Italia, lista Civica e Lega la variazione di bilancio illustrata martedì pomeriggio in consiglio comunale dall’assessore Vittorio Cicognani, con cui si vanno a finanziare numerosi interventi a edifici pubblici del territorio forlivese, ma anche servizi educativi, aree verdi e impianti sportivi.
“Potremmo definirla una piccola manovra di bilancio – spiega l’assessore Cicognani – con la quale andiamo a mettere mano a numerosi cantieri strategici della città, tra cui Palazzo Albertini, il nuovo Auditorium della Musica, il Magyc, il polo aerospaziale e la palazzina ex Becchi. Tra gli interventi più rilevanti, vanno certamente menzionati i circa 9 milioni per opere di messa in sicurezza e ripristino di alloggi Erp, di cui 1 milione 70mila euro di fondi propri del Comune per la ristrutturazione di appartamenti sfitti e non agibili e i restanti 8 milioni a titolo di somme riconosciute dalla struttura commissariale per gli eventi alluvionali di maggio 2023. A questi, vanno aggiunti gli oltre 27 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria eseguiti dal 2021 ad oggi sul patrimonio di edilizia popolare pubblica, che esulano da questa variazione”.
“Poi ci sono i lavori per la messa in sicurezza degli uffici anagrafe e tributi per 4 milioni 700 mila euro e gli 800mila euro per il completamento e la piena funzionalizzazione dell’ex Becchi – prosegue Cicognani -. Quest’ultimi due progetti sono strettamente collegati perché nell’immobile di Corso della Repubblica, angolo via Oberdan, verranno temporaneamente ricollocati i servizi dell’anagrafe e dei tributi in attesa della conclusione dei lavori al palazzo comunale. Da sottolineare anche i 30mila euro per la riqualificazione di un alloggio Erp in via Valzania da destinare a nuovo presidio della Polizia Locale, in pieno centro storico, i 50mila euro per la pulizia di cippi e targhe storiche, i 250mila euro per la realizzazione di impianti anti legionella per garantire la sicurezza e la funzionalità degli immobili e 1 milione 330mila euro per l’aggiornamento del quadro economico della sala del commiato laico. Si è poi già parlato dei 2 milioni per gli allestimenti di Palazzo Albertini e di 1milione 800mila euro per il Museo della Ginnastica”.
“Una menzione particolare va riservata ai debiti contratti per mutui, che nel 2019 ammontavano a 85 milioni e a fine 2024 scenderanno a 63 milioni, sintomo di una gestione virtuosa delle risorse pubbliche da parte di questa Amministrazione”, conclude l’assessore.
Il dibattito
Non ha partecipato al voto la minoranza, che ha chiesto invano un rinvio e uno scorporo delle diverse variazioni per votare favorevolmente gli interventi condivisi. E ha detto sì la Lega, che “è con, per e in maggioranza”, nonostante le perplessità “sulla collocazione” di uno dei progetti finanziati, la stazione di posta e gli alloggi per senza tetto in via Marsala. “Nessun malumore, ma solo sano confronto democratico”, ha precisato Albert Bentivogli sottolineando gli investimenti sugli impianti sportivi, la capacità di intercettare finanziamenti, sui 30 milioni investiti “una buona parte vengono dal Pnrr”, e la rapidità nell’erogazione delle risorse per gli alloggi Erp danneggiati dall’alluvione. Fabrizio Ragni di Fratelli d’Italia non capisce “cosa non vada bene alla minoranza, sono tutte missioni nobilissime e condivisibili. Il rinvio per votare cosa piace di più crea un problema agli investimenti, non è accoglibile”, ha tagliato corto.
Il vicesindaco Vincenzo Bongiorno ha preso la parola per rimarcare che la “nostra priorità è la valorizzazione del patrimonio artistico culturale e lo stiamo facendo con aperture straordinarie, iniziative come ‘Un’opera al mese’, con un programma di aperture ordinarie e straordinarie per tutto il 2025 e rendendo più visitabile una serie di monumenti cittadini”. Così da “fare entrare la città in circuiti sempre più regionali e sovraregionali, come con il prestito delle opere del Guercino”. Con il Museo della ginnastica, rivolto in particolare a giovani e scuole, Palazzo Albertini e la collezione Verzocchi, il Miglio bianco e i Mosaici del volo ci sarà “grande attrazione per la città”.
“Più che una variazione è un bilancio vero e proprio”, ha attaccato “perplesso e travagliato” il capogruppo del Partito democratico Alessandro Gasperini. Infatti “ci sono tante cose su cui il Pd vorrebbe votare a favore, ma anche tante su è contrario”. Dello stesso avviso il collega Federico Morgagni: si tratta di “una delibera senza molti precedenti, 45 variazioni per oltre 25 milioni”. A un mese dal bilancio di previsione significa che “non si è stati bravi a programmare – ha lamentato che le opere sono in ritardo e si vincola la capacità economica e operativa del Comune”. Inoltre, ha proseguito, “di nuovo non c’è niente. Viene tutto dal precedente mandato” e ci sono interventi “già bocciati dai forlivesi come il pastrocchio di Palazzo Romagnoli e della collezione Verzocchi”. Flavia Cattani “solidarizza politicamente” con Bentivogli, ribadendo la richiesta di un rinvio del voto, per una votazione almeno per settori. Anche perché, ha chiosato Giovanni Bucci, “la variazione è di grande portata e va approfondita”.
Appunto 45 variazioni per 29 milioni di euro, ha ricordato Elisa Massa: “Stupisce l’imponenza, sono andate avanti varie esigenze, con l’amministrazione comunale in questi mesi ferma al palo”. Come per il progetto per l’Anagrafe. Mentre “non c’è nulla sulla manutenzione del verde”. Insomma “si arriva tardi – ha concordato Giulio Marabini- ma non è una novità” e di certo, gli ha fatto eco Michele Valli, “non è sana come variazione di bilancio, spiega il vivere alla giornata della giunta. È un campanello d’allarme sulla programmazione”. All’amministrazione, ha chiuso il giro di interventi dem Graziano Rinaldini, “mancano strategie e pianificazione”.
Anche Diana Scirri di Alleanza Verdi e Sinistra è in “difficoltà a votare un numero così importante di variazioni in un’unica delibera” e ha chiesto se sia “possibile lo scorporo”, segnalando, nello specifico dei nuovi musei, che prima si dovrebbero riaprire le collezioni già esistenti. Sulla stessa lunghezza d’onda Elena Colangelo di Rinnoviamo Forlì che si è rammaricata per il metodo, “non si può condividere ed entrare nel merito delle questioni”, mentre Eros Brunelli del Movimento 5 stelle ha confermato la richiesta di “rinvio per dare la possibilità di votare cosa riteniamo giusto e bocciare quello che riteniamo sbagliato”. (fonte Dire)
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