Con un comunicato stampa del 28/10/2024, l’ANC ha richiesto, a gran voce, un intervento del MEF considerata l’insostenibile situazione che si è venuta a creare in prossimità delle imminenti scadenze fiscali. Si tratta, in particolare, delle prossime (e ravvicinate) scadenze relative all’invio dei modelli 770, delle dichiarazioni dei redditi nonché la scadenza relativa all’accesso ai cassetti fiscali dei contribuenti.
La Direzione generale Azione per il clima della Commissione Europea, nell’ambito dell’invito rivolto a piccole e grandi imprese, enti pubblici e privati e organizzazioni internazionali, a presentare proposte 2023 del Fondo per l’innovazione, ha selezionato 11 progetti di aziende italiane riguardanti soluzioni per la decarbonizzazione, che risultano ammissibili a ricevere finanziamenti. L’Italia è il primo Paese UE per numero di iniziative selezionate.
L’Agenzia delle entrate, a pochi giorni dal termine per l’adesione al concordato preventivo biennale, ha diramato due nuove FAQ, nelle quali ha chiarito che: la trasformazione societaria omogenea non si configura quale causa di esclusione/cessazione dal CPB la modifica della compagine societaria si applica ai soli soggetti dell’art. 5 del Tuir (conferma). Si propone un’analisi delle operazioni aziendali straordinarie che potrebbero comportare dei problemi per l’accesso o il mantenimento del CPB.
Il fascicolo informatico di impresa è stato previsto dalla legge n. 580/1993, che ha affidato alle Camere di commercio la gestione; in esso sono raccolti dati relativi alla costituzione, all’avvio ed all’esercizio delle attività dell’impresa, nonché funzioni di punto unico di accesso telematico in relazione alle vicende amministrative riguardanti l’attività d’impresa. Per la gestione dello strumento il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha pubblicato il decreto n. 159 del 17 settembre 2024 (Gazzetta Ufficiale n. 251 del 25 ottobre 2024).
Il Provvedimento n. 387400/2024 del 15/10/2024, dell’Agenzia Entrate ha approvato il “modello CIM 23 agricoltura”, che consente alle imprese dei settori agricolo, ittico e acquacoltura del Mezzogiorno di richiedere un credito d’imposta per acquisti di macchinari e attrezzature nuove. Le aziende potranno presentare la richiesta dal 17/10/2024 fino al 18/11/2024, tramite il software “CIMAGRICOLTURA23”.
L’art. 7 del DDL di Bilancio 2025 prevede una nuova modalità di quantificazione del fringe benefit imponibile per il dipendente/co.co.co. in presenza di autovettura concessa in uso promiscuo ad alimentazione elettrica. In particolare, con modifica dell’art. 51, co. 4, lett. a), Tuir, è previsto che per i veicoli di nuova immatricolazione, concessi in uso promiscuo ai dipendenti a decorrere dal 1/01/2025 (non deve, dunque, trattarsi di automezzo già assegnato in passato al dipendente) il fringe benefit vada calcolato come segue: 50 dell’importo delle tariffe ACI corrispondenti a una percorrenza convenzionale annua di 15.000 km 20 dell’importo di cui sopra nel caso di veicoli elettrici ibridi plug-in 10 dell’importo di cui sopra per i veicoli a batteria a trazione esclusivamente elettrica (“cd.
L’articolo 68 del disegno di Legge di Bilancio 2025 prevede, al fine di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, un potenziamento delle agevolazioni per i lavoratori che necessitano di trasferire la residenza per motivi di lavoro. In particolare a favore: dei lavoratori dipendenti assunti nel 2025 con contratto a tempo indeterminato che trasferiscono la propria residenza oltre la distanza di 100 chilometri e che abbiano dichiarato un reddito 2024 non superiore a . 35.000 viene concessa l’esenzione fiscale delle somme rimborsate (o stanziate direttamente) dal datore di lavoro, riguardanti le spese di locazione e di manutenzione degli immobili locati da tali lavoratori nel limite di . 5.000 all’anno.
Tra le tante novità contenute nella bozza di legge di Bilancio 2025 (AC 2112), particolare rilevanza assume la revisione dell’Irpef, prevista dalla legge delega (L. n. 111/2023), con la modifica di quanto disposto dal primo modulo della riforma dell’Irpef (D.lgs. 216/2023). In particolare, a decorrere dal 2025 risulta attualmente previsto: la conferma delle 3 aliquote IRPEF (23, 35 e 43) introdotti dal 2024 dal primo modulo della riforma dell’Irpef (D.lgs. 216/2023), e dei relativi scaglioni di reddito l’introduzione di una ulteriore detrazione Irpef per i redditi di lavoro dipendente/assimilati (art. 13, Tuir) la revisione del trattamento integrativo, calcolato come percentuale del reddito di lavoro dipendente (per redditi complessivi fino a 20.000) un nuovo limite (variabile in ragione del reddito complessivo e del numero di figli a carico) per la fruizione degli oneri detraibili in presenza di reddito complessivo superiore a 75.000 un nuovo limite alle detrazioni per figli a carico.
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