Martis Se il primo episodio poteva essere riconducibile ad un problema all’impianto elettrico dell’autovettura, il secondo, praticamente analogo, accaduto solo 9 giorni dopo, non può più essere considerato solo una casualità. È quello che vogliono scoprire gli inquirenti che sono ancora al lavoro per dare una collocazione dolosa o meno ai due episodi accaduti a Martis lo scorso 23 settembre il primo e il 2 ottobre il secondo, quando le due auto di Piero Solinas, già sindaco del paese dal 2001 al 2011 e attualmente capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, hanno improvvisamente preso fuoco e sono andate entrambe completamente distrutte.
La prima auto, una Ford Fiesta che veniva utilizzata dalla moglie dell’ex primo cittadino ha preso fuoco improvvisamente intorno alle 22 davanti alla loro abitazione che sorge esattamente a fianco del palazzo comunale di Martis. Un vero inferno di fuoco che ha danneggiato anche la facciata della loro casa e che ha rischiato di avere peggiori conseguenze se non fossero prontamente intervenuti i barracelli della compagnia del paese e alcuni vicini armati di estintori che si sono generosamente messi a disposizione per spegnere le fiamme. Tanto che all’arrivo dei vigili del fuoco di Sassari l’incendio era stato già domato.
Il secondo episodio è accaduto dopo solo 9 giorni, intorno alle 21,30 ma nella vicina via Caprera dove il mezzo, una Yaris Cross era stato appena parcheggiato da Piero Solinas, ad una trentina di metri da casa. Anche in questo caso fiamme improvvise, grande mobilitazione e intervento dei barracelli, dei vicini di casa e dei vigili del fuoco. «Sono basito, scioccato e mi domando perché è potuto accadere visto che non abbiamo mai prevaricato né commesso niente che possa aver motivato un eventuale gesto doloso – racconta Piero Solinas – io frequento solo la mia scuola, la mia campagna e il Consiglio comunale. Durante le sedute dell’assemblea, insieme ai colleghi di opposizione, non abbiamo mai offeso nessuno ma abbiamo fatto solo critica politica che poi è il nostro ruolo e il nostro dovere. È tutto verbalizzato e si può andare a verificarlo».
Cosa è accaduto quindi? La risposta verrà data a conclusione delle indagini disposte dal magistrato e delle perizie tecniche delle due case automobilistiche che hanno già effettuato i sopralluoghi, le perizie e le verifiche di rito. «Lasciamo lavorare gli inquirenti – chiede Solinas – e poi potremo valutare le reali motivazioni. Certo è che la coincidenza temporale dei due episodi lascia sorgere dei dubbi su un possibile malfunzionamento elettrico. Resta solo il fatto che entrambi lavoriamo fuori paese e abbiamo dovuto comprare altre due automobili».
Gli stessi dubbi se li pone l’intera comunità di Martis che non vorrebbe ritrovarsi a vivere un clima come questo, per niente incoraggiante, se si dovesse appurare l’origine dolosa dei due episodi che però purtroppo, stando alle prime verifiche, non è per niente da escludere.
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