Davanti alla Metro per protestare. Hanno incrociato le braccia i lavoratori del punto vendita sulla Tolemaide, ancora una volta per combattere fino in fondo la battaglia per il proprio posto di lavoro. Metro ha annunciato la chiusura del punto vendita di Rimini dal primo gennaio. Finisce così una storia iniziata circa vent’anni fa. Con il negozio di Rimini, Metro chiuderà anche quello di Pozzuoli. Ma i sindacati non sono per nulla convinti delle strategie dell’azienda e contestano la chiusura che tra lavoratori diretti e indiretti nel solo punto vendita riminese coinvolge un quarantina di persone. Ieri al presidio si sono presentati anche l’assessore alle Attività economiche Juri Magrini e la candidata del Pd alle regionali, Alice Parma. “La chiusura dei punti vendita di Rimini e Pozzuoli – dice Magrini -, annunciata senza preavviso alle istituzioni locali, rappresenta una scelta incomprensibile, specie se si considerano le contemporanee aperture previste per altre sedi in Italia. Come Comune, insieme alla Provincia, abbiamo chiesto un incontro urgente con la proprietà . La tutela dei posti di lavoro e delle famiglie coinvolte è per noi una priorità , e, per questo, agiremo in ogni modo possibile – in collaborazione anche con la Regione – per evitare che il nostro territorio subisca una perdita così significativa”. Al fianco dei lavoratori anche Alice Parma. “Vediamo quali iniziative intenda intraprendere il Ministero e se sarà accolta la richiesta di un tavolo di crisi che coinvolga l’azienda e i sindacati, per tutelare i livelli occupazionali dei due punti vendita e per effettuare un approfondimento sulla politica industriale di Metro Italia. Noi continueremo a sostenere ogni iniziativa dei lavoratori e dei sindacati”.
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