Ncc e tassisti uniti contro la sentenza della Corte di Cassazione che dice sì al trasporto di turisti sui veicoli delle agenzie (auto o bus), immatricolati a uso proprio. Un pronunciamento che ribalta l’attuale consuetudine in base alla quale, in gran parte delle città, la polizia locale permetteva agli agenti di viaggio di accompagnare i clienti solo con bus a dieci o più posti, ma non con auto a nove posti. “Stiamo studiando con i nostri legali la sentenza per valutare eventuali azioni – dichiara Marco Carraresi, presidente degli Ncc di Cna Firenze –. La riteniamo assurda e pericolosa perché colpisce un settore, quello degli Ncc, che, lavorando tantissimo con agenzie di viaggio e tour operator, rischia di dimezzarsi. In un comparto già bersaglio di concorrenza sleale, la deregolamentazione rischia di far aumentare a dismisura l’abusivismo”. “Siamo in totale disaccordo con questa sentenza – commenta Simonetta Fancelli, tassista del 4390 – che avvantaggia solo i grandi gruppi e che creerà un gran caos nel trasporto persone. Alcuni giudici ormai pensano di sostituire il legislatore, viziati da ideologia e poca consapevolezza delle conseguenze delle loro decisioni”. Secco no anche da Leonardo Frullini, presidente dell’associazione di Ncc 8Puntozero, con sede a Firenze: “Il traporto pubblico non di linea ha regole stringenti. Gli Ncc devono avere una patente professionale, stipulare assicurazioni specifiche, superare visite mediche e test attitudinali… Autorizzando il servizio con auto immatricolate a uso proprio si aumenta la deregolamentazione e si tolgono tutele agli utenti. Verrebbe poi da dire che Ncc e tassisti dovrebbero essere autorizzati, di conseguenza, ad aprire servizi di tour operator senza alcun requisito”.
Un’altra voce contraria è quella di David Barbieri, tassista e consigliere di Uritaxi: “L’assessore Giorgio si è lamentato più volte dell’eccessiva presenza di vettori turistici in centro, questa sentenza li aumenterà. Lamentiamo poi da tempo un problema di limitata velocità commerciale, legato proprio al traffico, che così andrà ad aggravarsi. La sentenza favorirà una vera e propria discriminazione dei professionisti, a favore della concorrenza sleale. Faccio notare infine che la Cassazione si rifà a un decreto regio del 1936 che è assurdo voler applicare alle città di oggi”.
Lisa Ciardi
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui