La voglia di cambiare lavoro (e vita), non sembra mai essere stata così alta nella storia occupazionale recente. A conferma di ciò, è giunto il risultato di un recentissimo sondaggio di ResumeTemplates.com, secondo cui il 56% dei dipendenti a tempo pieno desidera un nuovo lavoro per il 2025. Per favorire questa migrazione, il 27% ha già iniziato a cercare. Uno su tre prevede inoltre di lasciare il proprio lavoro attuale l’anno prossimo, anche se non ne ha ancora uno nuovo in programma.
Certo, si potrebbe ben obiettare che queste statistiche siano riconducibili al mercato statunitense ma… attenzione a non sottovalutare quanto sta accadendo anche in Italia e nel vecchio Continente, dove non mancano le percentuali comparabili a quelle che abbiamo anticipato poche righe fa (su tutte, le recenti ricerche di Fior, RicercaFelicità, PwC, Randstad).
Ma per quale motivo si vuole cambiare lavoro?
La risposta emerge in modo piuttosto chiaro. Gli intervistati hanno infatti citato, tra le determinanti maggiori, soprattutto
- bassa retribuzione
- sensazione di sottovalutazione
- burnout
- limitate opportunità di crescita.
Come sta cambiando il mercato del lavoro
“Con l’inflazione e gli aumenti minimi del costo della vita, non sono sorpresa che molte persone si sentano sottopagate“, ha dichiarato Julia Toothacre, che di ResumeTemplates è chief career strategist, in un comunicato stampa. “Le aziende tendono a dare la priorità ai profitti rispetto al benessere dei dipendenti”.
Toothacre ha poi aggiunto che questi punti deboli tradiscono una disconnessione tra dipendenti e manager. “Se il tuo manager ti sostiene, probabilmente non ti sentirai sottovalutato, anche se sei sottopagato” – ha affermato.
Per quanto concerne il futuro, nonostante l’attuale mercato del lavoro non sia certamente nelle condizioni più floride, i dipendenti sono positivi riguardo alle loro prospettive di lavoro e circa 8 su 10 si dichiarano fiduciosi di trovare un lavoro migliore.
In particolare, un’ampia fetta di persone in cerca di lavoro, il 52%, sta prendendo in considerazione la possibilità di cambiare settore. Coloro che operano nel settore della vendita al dettaglio, della pubblica amministrazione, dell’ospitalità e dell’industria manifatturiera sono i più propensi a prendere in considerazione il cambiamento di campo, con l’assistenza sanitaria, la finanza e la tecnologia indicate come settori preferiti.
Inoltre, anche se gli intervistati hanno affermato che la retribuzione, l’interesse per il proprio lavoro e la cultura aziendale sono considerazioni importanti, non manca la necessità di cercare ruoli con un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e sicurezza del lavoro.
“I datori di lavoro devono riconoscere che i dipendenti non sono più disposti a sacrificarsi a meno che non ci sia un chiaro beneficio“, ha detto Toothacre. “Bonus, flessibilità e aspettative chiare dovrebbero essere punti chiave quando si reclutano talenti a tutti i livelli… Se vuoi i migliori talenti, devi negoziare in base alle loro esigenze”.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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