Le mura megalitiche di Alatri protagoniste alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, giunta quest’anno alla sua XXVI edizione. E per l’occasione riprende quota la proposta di un riconoscimento dell’Unesco.
Nell’ambito dell’evento “Viaggi nel Tempo: scoperte ed itinerari di Turismo Archeologico nel Lazio”, promosso dalla Regione Lazio, la cittadina ernica è stata l’unica realtà della provincia di Frosinone presente ai lavori. Il Comune di Alatri è stato rappresentato dal direttore del museo diffuso, Luca Attenni, che ha anche partecipato come relatore al prestigioso convegno. La Borsa ha come obiettivo la valorizzazione di Parchi e Musei Archeologici e la promozione di destinazioni turistico archeologiche per contribuire alla destagionalizzazione e al potenziamento delle opportunità economiche e degli effetti sull’occupazione nel settore.
«Ecco perché – ha dichiarato Attenni che è direttore sia dei musei diffusi di Alatri, sia di quelli di Lanuvio – è importante esserci e anche essere protagonisti. Si parla tanto di rilancio del turismo per la Ciociaria e per farlo bisogna essere presenti in queste sedi, dove c’è la possibilità di farsi conoscere dagli operatori turistici e intessere relazioni con enti e organismi del settore».
Nel suo intervento, dal titolo ‘Le cinta murarie in opera poligonale di Alatri’, l’archeologo che dirige il museo cittadino della terza città della provincia di Frosinone, ha parlato degli importanti studi presentati nell’ultima edizione del seminario internazionale organizzato ad Alatri nel giugno scorso con studiosi da tutto il mondo, ma ha anche rilanciato la proposta di un riconoscimento Unesco per le città fortificate dalle opere megalitiche.
«L’approccio – ha dichiarato Attenni – deve essere quello sinergico; non si può puntare ad un risultato così importante da soli. Le mura poligonali sono presenti in tante città ciociare ma anche delle province limitrofe, quindi bisogna unire le forze e puntare assieme su questo grande obiettivo. Erano presenti, infatti, anche realtà già riconosciute da Unesco, come i parchi dell’Appia e quello di Tarquinia-Cerveteri con i quali c’è stato un confronto, così come è stata occasione per presentarsi e prendere contatti con l’assessore regionale al turismo, Elena Palazzo»
L’evento a Paestum a è stata anche l’occasione per o intessere mportanti collaborazioni con le organizzazioni governative internazionali della cultura e del turismo dell’Onu, Unesco e UN Tourism e vede quali enti promotori la Regione Campania, la città di Capaccio Paestum e i parchi archeologici di Paestum e Velia, con il patrocinio del ministero della cultura, del ministero del turismo, del ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dell’Anci.
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