(ANS – Roma) – Oltre 2,1 miliardi di euro investiti nel 2023 per politiche della formazione e del lavoro, di cui il 70%, 1,4 miliardi, destinati alla formazione professionale e il 30%, 640 milioni, destinati alle politiche attive del lavoro. Sono questi i dati che verranno presentati giovedì prossimo, 14 novembre 2024, presso la “Sala Zuccari” di Palazzo Giustiniani a Roma, durante il seminario annuale organizzato dal Centro Nazionale Opere Salesiane-Formazione e Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP) e la società di consulenza “PTSCLAS” sulle politiche della formazione professionale e del lavoro.
L’evento, che si terrà dalle 9:30 alle 13:00, metterà al centro del dibattito la recente Legge n. 121/2024 sulla riforma della filiera tecnologico-professionale e il modello “4+2”, e vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed esperti del settore.
La sperimentazione della riforma, che coinvolgerà 176 istituti per un totale di 201 filiere formative, rappresenta una risposta concreta alle sfide poste dal Piano Nazionale “Industria 4.0” e alla crescente automazione del mercato del lavoro.
“In un contesto dove la trasformazione digitale sta rapidamente rendendo obsolete molte competenze tradizionali, la riforma rappresenta un’opportunità strategica per allineare la formazione alle reali esigenze del mercato del lavoro”, dichiara don Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale del CNOS-FAP, che aprirà i lavori del convegno.
Sara Frontini, di PTSCLAS, presenterà i dati 2023 dell’Osservatorio sulle Politiche Attive del Lavoro e della Formazione, evidenziando come nel corso dell’anno siano stati pubblicati 250 avvisi regionali, di cui 182 riguardanti le politiche della formazione. “L’analisi mostra un significativo investimento nella formazione ordinamentale, che ha assorbito il 74% delle risorse stanziate, pari a circa 1,1 miliardi di euro”, anticipa Frontini.
Mattia Dolci, di PTSCLAS, approfondirà invece il tema del sistema italiano dell’Istruzione e Formazione Professionale (VET – Vocational Education and Training) nel contesto europeo: “Nonostante il crescente interesse per l’istruzione professionale, l’offerta formativa VET in Italia rimane ancora limitata rispetto agli altri Paesi OCSE. La nuova riforma, introducendo le filiere formative integrate, rappresenta un passo importante per colmare questo divario”.
Il dibattito, moderato da Gianni Bocchieri, esperto in politiche formative e del lavoro, vedrà la partecipazione di figure di spicco del settore, tra cui Natale Forlani (Presidente INAPP), Carmela Palumbo (Capo Dipartimento MIM), Massimo Temussi (Direttore Generale Ministero del Lavoro), Paola Nicastro (Presidente e AD di ‘Sviluppo Lavoro Italia SpA’) e rappresentanti della Regione Lombardia, Paolo Mora (DG Formazione e Lavoro), della Regione Marche, Massimo Rocchi (Dirigente Settore Formazione Professionale, Orientamento e Aree di Crisi Complesse) e della Regione Campania, Armida Filippelli (Assessora alla Formazione Professionale). Al centro della discussione, l’attuazione del modello “4+2” e il suo impatto sul sistema della formazione professionale italiano.
La mattinata si concluderà con gli interventi di diversi operatori del sistema – Alessandro Chiorri (CNOS-FAP Lazio), Roberto Sella (ITS Academy “Angelo Rizzoli”) e Alfonso Balsamo (Confindustria) – che affronteranno gli aspetti operativi della riforma e le opportunità per il mondo produttivo.
Le conclusioni dell’evento, promosso su iniziativa del senatore Matteo Gelmetti, saranno affidate a Paola Vacchina, Presidente di FORMA, l’associazione degli Enti Nazionali impegnati nella Formazione Professionale.
La locandina con il programma dettagliato dell’evento è disponibile a fondo pagina.
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