Si è tenuto recentemente un vivace dibattito organizzato dalla Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), durante il quale si sono affrontati temi cruciali per il futuro delle Pmi regionali. Intelligenza Artificiale. Durante l’incontro, l’intervento incisivo di Chiara Isola (Movimento 5 Stelle) ha evidenziato la necessità di regolamentare l’intelligenza artificiale, una tecnologia il cui impatto, sia sulla società che sul mercato, potrebbe essere dirompente. Isola ha sottolineato la superficialità di alcuni approcci emersi durante il dibattito, evidenziando l’errato paragone tra AI e quella che fu l’introduzione della fatturazione elettronica, segno di una limitata comprensione del fenomeno da parte di alcuni candidati. «L’intelligenza artificiale è una tecnologia in grado già oggi di sostituire fino al 40% delle mansioni d’ufficio e di raccogliere enormi quantità di dati personali, con impatti rilevanti su temi come prestiti bancari, assicurazioni anche sanitarie, e selezione del personale. Inoltre aspettarsi che lavoratori di tutte le età si reinventino professionalmente nel giro di mesi o pochi anni in modo costante, a causa della potente accelerazione che l’AI darà ai mercati, è una idea irrealistica», ha dichiarato. «Non possiamo permettere che l’AI diventi uno strumento di discriminazione nella gestione delle risorse umane lasciando che solo coloro con uno storico personale impeccabile accedano alle opportunità. Per questo è urgente lavorare in Regione per dotarci di regole efficaci e inclusive, collaborando col quadro nazionale», ha aggiunto Isola. Difesa dei Giovani. Isola ha reagito con fermezza alle accuse mosse da un candidato, che vedeva nelle nuove generazioni una mancanza di intraprendenza, pigrizia e una “predilezione per la via facile”. Secondo Isola, tale visione generalizzata è disconnessa dalla realtà dei giovani di oggi, che affrontano un contesto di competizione globale, scarsità di risorse e limitate opportunità di crescita personale e imprenditoriale. «Anche l’idea, emersa in dibattito, che la formazione aziendale altamente specializzata debba svolgersi nelle scuole, generando una sovrapproduzione di titoli richiesti “oggi” ma già obsoleti al termine degli studi, sembra rispondere più a una logica di marketing degli istituti rivolta ai genitori che a un reale interesse per i ragazzi», ha affermato. «Diktat ai giovani dicendo che dovrebbero scegliere per forza una professione in base alle richieste attuali del mercato è anch’essa un errore, considerata anche l’evoluzione continua dello stesso e alle implicazioni sulla salute mentale dei ragazzi», ha anche aggiunto Isola.
Il dibattito si è poi spostato sulla fuga dei talenti, con Isola che ha osservato come, nel contesto attuale di soffocamento in cui le Pmi si trovano, in regione spesso si richiamino i talenti dall’estero solo per impiegarli in ruoli in cui si trovano a svolgere il lavoro di più persone. «All’estero, i talenti vengono valorizzati per incrementare il fatturato e favorire l’apertura di nuove opportunità occupazionali», ha detto Isola, aggiungendo che riportare i talenti in un Paese che non offre ambienti di lavoro vivibili e contesti urbani accoglienti risulta spesso un’aspettativa poco realistica: «La città e il territorio piacentino vanno riqualificati pesantemente».
Isola ha anche sfidato l’idea che i contributi a fondo perduto rappresentino la panacea per risolvere le difficoltà economiche delle Pmi. «La propaganda in campagna elettorale di aumentare i contributi a fondo perduto in quantità tali da risolvere i nostri problemi sul territorio è una promessa vuota», ha dichiarato. «Se fosse la soluzione, avremmo già risolto il problema oggi. Il fondo perduto esiste, ma rimane spesso inaccessibile a causa della complessità delle procedure e di un sistema burocratico che penalizza le Pmi. È irrealistico pensare che l’Ue cambi le regole dato che le PMI all’estero sono pochissime e le grandi aziende estere partecipano con forza giudicandosi questi bandi. La soluzione è unirsi e collaborare», ha dichiarato.
Altri temi affrontati durante l’evento sono stati la necessità di potenziare le infrastrutture regionali per aumentare la competitività delle Pmi e il bisogno di accelerare la transizione energetica riducendo i costi. «Il trasporto ferroviario e intermodale, una soluzione innovativa che prevede un controllo centrale per ridurre i costi di logistica e migliorare l’efficienza della catena di approvvigionamento, sono strumenti utili per decongestionare le nostre strade migliorando la qualità dell’aria e la vita dei cittadini», ha concluso Isola.
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