Troppo buono, per lasciarlo andare: è lo spirito, e (tradotto) anche il nome di una nota App che incrocia l’offerta di cibo in scadenza con la platea dei potenziali clienti interessati ad aggiudicarselo con lo sconto. La piattaforma ispira ora anche un progetto “made in Oggiono” che verrà messo a terra sul territorio, col logo dell’istituto superiore “Bachelet”: gli studenti offrono – come si dice in gergo tecnico – il know how e i commercianti alimentaristi della città e dei dintorni i propri prodotti.
L’esperimento sta per decollare e sono gli alunni stessi, con la professoressa Cinzia Romano, a spiegare: «La piattaforma vede coinvolte nella realizzazione classi dell’indirizzo Linguistico e Amministrativo Afm. Stiamo raccogliendo le adesioni dei negozi. Attualmente sono già una decina che hanno dato la disponibilità, tra cui – informano orgogliosi i ragazzi – un supermercato». Secondo la professoressa Romano il successo dell’iniziativa è però già a monte: «Le studentesse del Linguistico coinvolte hanno avuto modo di mettere in campo e affinare le proprie competenze di comunicazione efficace, ovvero la funzione interlocutoria del comunicare, esponendo il progetto e convincendo gli interlocutori dei vantaggi e dei benefici. Quanto agli alunni dell’Afm, in questo progetto si impegnano per la parte strategica rappresentata dalla vera e propria creazione della piattaforma, in quanto i dati in possesso delle compagne vengono trasferiti loro per l’elaborazione digitale. Oltre alla valorizzazione delle competenze, è evidente – rimarca la docente – l’importanza della sinergia e del fare squadra».
Nel merito, si tratterà di lanciare una piattaforma per contrastare concretamente lo spreco alimentare: «Siamo partiti da una riflessione sulla tematica in senso ampio – riassumono le alunne – per poi ragionare sulla realtà del cibo che rimane realmente invenduto nei negozi di Oggiono e dintorni»: a questa fase hanno lavorato venti studentesse per due settimane. «A monte – aggiunge Romano – c’è un’attività di formazione svolta all’estero, alla quale in cinque docenti del Bachelet abbiamo partecipato sotto l’egida di Erasmus per la cittadinanza attiva, scoprendo tanti diversi modi per insegnare educazione civica agendo sul territorio per fare la differenza».
In questo specifico caso, lo strumento saranno i «box sorpresa: andando sulla piattaforma – spiegano le studentesse – i negozi potranno caricare un’offerta di dolci, pizza, focacce e quant’altro, invenduti, che da una certa ora in poi saranno disponibile “a pacchetto” preconfezionato e a prezzo scontato. Chi vuole risparmiare sulla spesa o ha particolarmente a cuore la lotta allo spreco va pii sulla piattaforma stessa a selezionare il negozio e la proposta di proprio interesse e la opziona, passando infine in negozio nei modi concordati, per il ritiro. Per giungere a questo – ribadiscono le ragazze – abbiamo svolto una fase di documentazione sul bisogno, anche in lingua inglese, e sullo sviluppo economico sostenibile nel quadro di un’economia collaborativa». .
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