15.56 – venerdì 8 novembre 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Bandiera rainbow bruciata a Trento: domani un sit-in. Questa mattina, all’esterno del Bar Carasau in via Galilei a Trento, alla luce del sole, un vile atto di vandalismo ha colpito la nostra comunità. Una bandiera arcobaleno è stata bruciata, danneggiando l’ombrellone a cui era appesa, in un gesto che rappresenta un attacco diretto all’uguaglianza, al rispetto, alle lotte per i diritti.
La bandiera rainbow, la nostra bandiera, è da sempre simbolo di orgoglio. Bruciarla significa attentare a tutto ciò che essa rappresenta, a tutti i valori che sono fondamento di una società giusta e democratica. Ogni aggressione a questi simboli è un attacco alla dignità e alla sicurezza di ciascunә di noi.
Condanniamo fermamente questo gesto d’odio omo-lesbo-bi-a-transfobico ed esprimiamo la nostra solidarietà alla proprietaria del bar che, con coraggio e impegno, ha creato uno spazio sicuro per tuttɜ.
Questo è un assalto – l’ennesimo – non solo alla comunità LGBTQIA+, ma anche a tutte le persone che credono in una società libera dall’intolleranza.
Da parte nostra, come Arcigay del Trentino non ci faremo intimidire: continueremo a far sentire orgogliosamente la nostra voce, e a portare avanti con ancora maggior determinazione la lotta per i diritti di tuttɜ.
Chiediamo a tutte le forze democratiche del nostro territorio di unirsi a noi e alla nostra comunità domani, sabato 9 novembre alle ore 15:30 per un sit-in a fianco del Bar Carasau (via Galilei, 5) in risposta a questo ignobile atto: unitɜ per fare la differenza, unitɜ contro l’intolleranza.
Shamar Droghetti, Presidente Arcigay del Trentino: «Questo è un atto che non vogliamo prendere alla leggera e che testimonia un crescente clima d’odio verso tutte le soggettività che differiscono dalla norma. Un gesto violento che, volendo attaccare un simbolo, si propaga come un attacco diretto a tutte le persone della nostra comunità. Un atto del genere nella nostra città ci scuote profondamente. A tutte le persone che si possono sentire intimidite davanti a questo gesto vogliamo lanciare un messaggio: non siete sole, non siamo sole. Come associazione non mancheremo di manifestare a testa alta, di reagire».
Gabriele Piazzoni, Segretario Generale di Arcigay: «Episodi come questi preoccupano, perché sono il sintomo di un odio che non ha più vergogna di mostrarsi, e che troppo spesso trova indifferenza da parte delle istituzioni se non addirittura terreno fertile da parte di esponenti politici che seminano la paura verso tutto ciò che ritengono diverso, alimentando la spirale della violenza verso le minoranze. Lo diciamo con chiarezza, le istituzioni di un Paese democratico non possono permettersi di ignorare episodi simili, è necessario che a Trento come nel resto del Paese si attuino politiche serie di contrasto e prevenzione verso ogni forma di violenza o discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere delle persone.
Arcigay del Trentino
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