Le Fiamme gialle della Compagnia di Erba, in un emporio etnico del canturino, hanno sequestrato 55 confezioni di medicinali, in vendita senza la prevista autorizzazione.
Medicinali in vendita senza autorizzazione
I prodotti farmaceutici sequestrati, esposti e a disposizione di tutta la clientela, consistono in antimicotici e battericidi destinati al trattamento dermatologico delle infezioni fungine e batteriche, medicinali destinati al trattamento delle malattie della pelle quali psoriasi, eczemi recalcitranti e lupus, e creme depigmentanti per la pelle, formulate per sbiadire gradualmente l’epidermide scura. Trattandosi di veri e propri farmaci non potevano essere venduti, mettendo a rischio i potenziali acquirenti tra i quali anche giovani o minori, senza la prevista autorizzazione e, soprattutto, senza prescrizione medica. I finanzieri erbesi hanno quindi deferito all’Attività giudiziaria, per il reato di cui all’art. 445 c.p. (somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica), il titolare dell’esercizio commerciale. Sulla base del principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Prodotti privi di indicazioni
Durante il controllo, i militari hanno rinvenuto anche prodotti di uso comune, cosmetici e alimentari privi delle indicazioni minime, in violazione delle norme contenute nei Regolamenti CE e nelle disposizioni nazionali. Infatti, al titolare sono state contestate amministrativamente le violazioni di cui agli artt. 6, 9 e 11 del D.Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo), le violazioni di cui agli artt. 7, par. 2 e 8, par. 3 del Reg. UE 1169/2011, e le violazioni di cui all’art. 19 del Reg. CE 1223/2009 in quanto i prodotti commercializzati sul territorio italiano devono riportare obbligatoriamente, in lingua italiana sull’etichetta, sul prodotto, sulla confezione o sul foglio informativo, le indicazioni relative:
- alla denominazione legale o merceologica del prodotto;
- al nome/ragione sociale/marchio e sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea;
- all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose, all’ambiente;
- ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione ove possano essere determinati per la qualità e le caratteristiche merceologiche del prodotto;
- alle istruzioni, e alle eventuali precauzioni e destinazione d’uso, se utili ai fini della fruizione e sicurezza del prodotto.
La violazione di queste normative ha comportato una sanzione complessivamente di 9.000 euro.
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