Degli utenti web si stanno lamentando relativamente ad alcune indicazioni fornite da CarVertical, per ciò che concerne le verifiche su database dei mezzi usati. Alcuni sono caduti in errore e hanno lasciato dei feedback al riguardo. Vediamo che cosa starebbe succedendo.
Quando si tratta di comprare un’auto, specie se usata, la prudenza non è mai troppa: da sempre ci possono essere delle situazioni e dei particolari da valutare nel dettaglio, in tal senso.
Un veicolo usato, per definizione, non può mai avere le performance di un veicolo ‘nuovo di zecca’, come si suol dire: per quanto ben messo, ben tenuto, è pur sempre un mezzo di seconda mano.
E in effetti, quando un compratore si rivolge al web – o anche ad altre forme di vendita tra privati – per ciò che concerne le auto usate, si può incorrere in qualche miss under standing, per così dire.
In un errore o, peggio, in una truffa: auto schilometrate, auto sottoposte a fermo amministrativo o incidentate e tanti altri dati e informazioni che possono esser sotto taciuti.
L’uso di CarVertical per tutelarsi
E’ per questo che tantissime persone di rivolgono a enti come CarVertical, che oggi viene considerato come uno dei più grandi – se non il più grande – database dei veicoli usati venduti on line. All’interno della banca dati di CarVertical, per intenderci, ci si trova al cospetto di qualcosa come oltre un miliardo di informazioni e dati provenienti da ogni parte del mondo. Elementi che possono aiutare a fare la scelta giusta, comprare il meglio, in relazione ovviamente al rapporto tra qualità, prezzo, tipologia di budget e di condizioni di vendita strutturali del veicolo.
Evitare errori anche molto costosi, ad esempio, arrivando a conoscere lo storico dell’auto, permette di scoprire cosa ci sia ‘dietro’ o ‘sotto’ l’auto messa in vendita, per scongiurare il pericolo di comprare macchine non utilizzabili, ad esempio: evitando così sprechi di denaro, truffe, e filtrando soprattutto le informazioni in modo puntuale, fino a individuare l’offerta migliore, e perfino la negoziazione migliore, così da ottenere il miglior prezzo possibile per il miglior veicolo possibile al momento.
Cosa fa CarVertical e perché alcuni si lamentano
Ad esempio, tra le tante altre cose, CarVertical controlla il VIN, di modo da ottenere dei report completi sulle ‘vicende di vita’ del veicolo messo in vendita. Eppure a volte qualche report potrebbe non soddisfare il cliente, che potrebbe lo stesso trovarsi di fronte a rischi come ad esempio quello di imbattersi in auto sottoposte a fermo amministrativo. Nel merito un utente, lo scorso 29 Ottobre 2024 postava un commento relativamente a un report con inesattezze che avrebbero alimentato dubbi su tutti gli altri dati forniti. Il soggetto in questione, contattando l’assistenza, sarebbe stato informato che se avesse fornito i dati corretti, i fornitori stessi delle informazioni generate sarebbero stati prontamente informati. Insomma “ho pagato 35 euro per correttore le banche dati“, ha scritto l’utente.
CarVertical ha chiarito così: dal momento che a concedere le info sono fonti esterne, non possono esser loro a modificarne o controllarne l’accuratezza o completezza. Un’altro utente, il 30 Ottobre, ha dichiarato di aver pagato 30 euro per verificare l’acquisto di un’auto, ottenendo esito positivo, benché ci fossero due fermi amministrativi. Anche in questo caso, CarVertical ha risposto che, sebbene “i nostri rapporti mirano a raccogliere tutti i record disponibili in tempo reale” potrebbe accadere che “occasionalmente alcuni dati legali o amministrativi potrebbero non essere accessibili dalle nostre fonti”, mettendosi a disposizione per esaminare in modo ulteriore il caso.
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