Il post Facebook dell’insegnante di un liceo. Il senatore Speranzon (FdI): vergognoso per una docente. Indagine interna
È bufera sul caso della professoressa del liceo veneziano Foscarini Elena Nonveiller che lunedì mattina, sul suo profilo Facebook, ha scritto «Frecce tricolori di m…» che ora finisce sul tavolo del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Un epiteto colorito rivolto al passaggio di jet diretti sopra piazza San Marco per la festa del 4 novembre. Il post non è sfuggito a chi ora la accusa di aver offeso le Forze armate: «È vergognoso che chi dovrebbe educare i nostri ragazzi al rispetto delle istituzioni si esprima contro i valori della Patria», dice il senatore veneziano Raffaele Speranzon che annuncia un’interrogazione al ministro Valditara. «È un’indecenza che chi è pagato dallo Stato per istruire i cittadini di domani, insegni invece ad odiare la Patria ed i suoi simboli». Rincara la dose la deputata di Fratelli d’Italia Maria Cristina Caretta che definisce Nonveiller «cattiva maestra», schierandosi a favore delle Frecce tricolori «il simbolo più bello della nostra Patria. L’eventualità che questa docente continui a percepire uno stipendio sarebbe una vergogna intollerabile».
La spiegazione della docente
La professoressa nella giornata di mercoledì ha spiegato le sue ragioni: «Nessuna offesa ai militari e tantomeno al presidente Mattarella, che stimo profondamente. Il post, scritto in un momento di stizza, si riferiva unicamente alle Frecce tricolori che sono super inquinanti, rumorose e pericolose». Nonveiller, residente a Cannaregio, lunedì mattina si trovava al Lido per far visita alla madre e ne ha approfittato per portare a passeggiare il cane sulla spiaggia, davanti all’hotel Des Bains. Il passaggio della pattuglia acrobatica l’ha fatta sobbalzare: «Mia mamma è cardiopatica — dice la docente — e come me si è spaventata. Un rumore assordante che ha fatto tremare le finestre senza contare che l’aereo volava basso sfiorando l’albergo».
«Un simbolo ormai superato»
Per Nonveiller le Frecce sono un simbolo ormai superato che andrebbe sostituito con qualcos’altro di meno impattante: «Questi aerei influiscono moltissimo sulle emissioni di Co2, disturbano la migrazione degli uccelli per non parlare dei costi spropositati ogni volta che si alzano in volo». Stupefatta di quanto accaduto Nonveiller è al contempo serena: «Gli studenti mi hanno dimostrato solidarietà e chi mi conosce sa che in 25 anni di insegnamento sono sempre stata ineccepibile». Animalista, ambientalista e iscritta all’Anpi è figlia di un ex insegnante della scuola navale Morosini e ha avuto un nonno ufficiale di marina senza contare che, insegnando geografia, «ho invitato diverse volte i militari a scuola per spiegare i confini e il comportamento da tenere in mare». La docente potrebbe incorrere in un provvedimento disciplinare mentre la scuola sta valutando, in silenzio, il suo caso. In precedenza l’insegnante del Marco Polo, Fiorenza Pontini, fu licenziata dopo alcuni post razzisti pubblicati sui social.
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