Sassari. Ieri, venerdì 4 ottobre, è stato celebrato San Francesco, patrono d’Italia. La cerimonia più importante si è svolta, come di consueto, ad Assisi, nella basilica del Santo, con l’accensione della lampada votiva. L’olio utilizzato per mantenere viva la fiammella quest’anno è stato donato dai comuni siciliani e dalla Regione. Ad accenderla è stato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
A Sassari l’accensione della lampada avveniva fino al 2022 nella chiesa di Santa Maria di Betlem, casa dei frati minori conventuali, che ad Assisi custodiscono la tomba di San Francesco. Per il secondo anno consecutivo la cerimonia non si è potuta tenere: il cantiere aperto un anno e mezzo fa per la messa in sicurezza della navata non ha ancora terminato i lavori. Giovedì sera, nel duomo di San Nicola, è stata allora celebrata la commemorazione del Transito di San Francesco d’Assisi, veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo Gian Franco Saba. Oltre alle autorità cittadine e del territorio, ha partecipato la famiglia francescana, a partire dai tre ordini presenti nella diocesi. In questo momento a Sassari sono attivi i Frati Minori nel Santuario della Madonnina delle Grazie e i Frati Minori Conventuali a Santa Maria di Betlem, mentre i Frati Minori Cappuccini hanno lasciato la chiesa di San Francesco d’Assisi. Appartengono alla famiglia francescana anche le Monache (Clarisse) Cappuccine dell’omonimo convento al centro storico.
«Celebriamo questa liturgia in un momento nel quale tutti invochiamo il dono della pace – ha detto l’arcivescovo Gian Franco Saba, affiancato dal padre guardiano di Santa Maria Salvatore Sanna e dal padre guardiano del Santuario della Beata Vergine delle Grazie Massimo Chieruzzi –. San Francesco muore benedicendo. Questo è un aspetto che colpisce: vive la sua malattia benedicendo, fa il contrario di chi maledice. Egli, dal suo cuore, dalla sua mente, ha parole di bene per tutti: per la città, per chi soffre, per i suoi frati, per l’umanità. Chiediamo al Signore di infondere in noi questo spirito».
Al termine della celebrazione il sindaco Giuseppe Mascia ha acceso la lampada in onore di San Francesco, patrono d’Italia.
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