Con estro e creatività porta lustro alla città che le ha dato i natali, Corigliano Calabro, e che continua a portare sempre nel cuore. Quella Corigliano che ha lasciato giovanissima per raggiungere la sorella in quel di Pavia, e che poi non ha mai più lasciato.
Franca Lavorato, pittrice nota e apprezzata in tutto il mondo, è la quinta di undici figli. È una donna solare, generosa, estremamente sensibile e dotata di una profonda interiorità. L’arte, per lei, assurge alla delicata missione di far emergere la propria personalità, ricca di pathos, umanità e fantasia.
Franca Lavorato è pittrice che ha all’attivo numerose mostre e riconoscimenti che le sono stati conferiti sia in Italia che all’estero, riscuotendo ovunque attestati di stima e ammirazione. Non ha mai dimenticato la sua Corigliano e, in particolare, il centro storico, per il quale sogna, come evidenzia con vigore, la rinascita attraverso l’arte. Delicatezza e al contempo determinazione sono le virtù principali di Franca Lavorato, sempre incline all’ascolto, all’incontro e al confronto, con una predilezione per la sensibilizzazione delle nuove generazioni verso la ricerca e la disponibilità nei confronti del prossimo.
La sua passione nasce per necessità, quando conosce una giovane ragazza siriana che vive nel suo stesso stabile. Per questo decide di esprimersi attraverso il disegno, scoprendo così l’arte della comunicazione visiva e non verbale.
Inizia coltivando la sua passione da autodidatta per poi procedere con l’apprendimento della storia e delle tecniche artistiche all’Accademia di Brera, confrontandosi con artisti italiani e non, arrivando a conoscere pittori provenienti da tutto il mondo, come ad esempio l’artista statunitense Mark Carder. Si scopre così pittrice all’età di 53 anni, dimostrando quanta passione può rimanere celata ai nostri occhi.
“Alla fine del 2013 – racconta Franca Lavorato – ho incontrato Fatima, una ragazza siriana di 27 anni che viveva, con i figli e il marito, nel mio stesso stabile. In tanti anni non l’avevo mai incontrata, ma la solitudine in cui si trovava l’ha spinta a cercare il conforto di un’altra donna. A poco a poco sono riuscita a entrare nel suo mondo. Quando mi ha mostrato un disegno raffigurante due ali spezzate, metafora della sua esistenza, ho pensato che se mi fossi avvicinata a lei attraverso la pittura, avrei potuto attenuare la sua sofferenza. Da quel giorno, all’età di 53 anni, è iniziata la mia storia di pittrice. La cura per Fatima si è trasformata in sollievo per il mio spirito e il mio corpo. Man mano che dipingevo nascevano in me pensieri profondi e una grande consapevolezza: attraverso i quadri riuscivo a fare emergere il mio mondo interiore, molto più di quanto sapessi fare con le parole. Mi sono entusiasmata sempre di più, perché le persone cui mostravo i miei quadri rimanevano incredule e meravigliate dalle emozioni che trasferivo sulla tela. Un giorno, mentre mi stavo documentando sul mondo della pittura, sono rimasta affascinata dalle opere di un noto artista americano, Mark Carder. Ho iniziato a studiare la sua tecnica e ho deciso di contattarlo. Come se ci conoscessimo da sempre, ha voluto ricevere le immagini delle mie opere e abbiamo iniziato una fitta corrispondenza che mi ha portata negli Stati Uniti, dove mi ha invitato a rimanere per proseguire la mia carriera. Non potevo vivere lontana dalla mia terra, quindi – prosegue la pittrice – sono rientrata in Italia carica di voglia di sperimentare e di parlare al mondo con quel nuovo e potente mezzo che avevo scoperto, la pittura. Amo l’arte. La amo d’istinto, perché è un mondo meraviglioso fatto di colori, di immaginazione e di creatività”.
Le opere di Franca Lavorato invitano a una osservazione attenta, meticolosa, durante la quale i personaggi e i movimenti si svelano a poco a poco. Nello suo stile non c’è disegno preparatorio: composizione, figure e colori arrivano sulla tela di getto, guidati dal solo desiderio dell’artista di dare voce alla propria interiorità. In un originale risultato prospettico i personaggi vanno ricercati sulle tele, senza mai soffermarsi al primo colpo d’occhio che una visione d’insieme potrebbe non rivelare.
La caratteristica dell’arte di Franca Lavorato è che niente viene tracciato prima: non uno schizzo, non un disegno preparatorio ma, come lei stessa afferma, è quasi se qualcuno “guidasse” la sua mano e concretizzasse sulla tela il dipinto, ricco di minuzie e di particolari che solo uno sguardo attento può cogliere.
La sua tecnica principale è l’olio su tela, ma la sua ricerca l’ha portata a esplorare altri mezzi come tempere e olio, chine e grisaglia. Nelle opere i suoi stati d’animo sono trasportati sulla tela. I periodi più bui e drammatici sono caratterizzati da dipinti con sfondi scuri, dai quali emergono diversi personaggi di un mondo ancestrale in uno stridente contrasto tra il male e il bene, le ombre e la luce, così da sottolineare le insidie della vita, il dolore inatteso.
Nel congratularci con Franca Lavorato per il prestigioso percorso artistico-culturale intrapreso e i lusinghieri risultati conseguiti, auspichiamo di vedere presto realizzata una sua mostra in quel di Corigliano, affinché anche tutti i suoi concittadini possano avere la possibilità di visionarne opere e ingegno.
FABIO PISTOIA
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