VARESE. Un 49enne di Mercallo, in Provincia di Varese, è stato ricoverato in gravi condizioni dopo aver mangiato un fungo velenoso, un’Amanita Phalloides, acquistato, secondo quanto ricostruito, da un venditore ‘itinerante’ a bordo strada. La vicenda si è svolta negli scorsi giorni e l’uomo si trova attualmente ricoverato al centro antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano.
Le autorità sono al lavoro per rintracciare chi ha venduto la cassetta di funghi nella quale, per errore, sarebbe finita anche l’Amanita Phalloides, uno dei funghi più pericolosi e letali del mondo (non più tardi di ieri ha causato la morte di una 75enne nel Trevigiano, che ha ingerito il fungo scambiandolo per un chiodino, Qui Articolo).
Sull’argomento oggi è intervenuto anche il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Lombardia, Giacomo Zamperini: “La vendita di funghi freschi in forma ‘itinerante‘ (da non confondere con l’attività dei venditori ambulanti in mercati o fiere ndr) è vietata dalla legge e non offre garanzia per quel che riguarda l’origine della merce, i controlli di filiera e la sicura determinazione della specie. Ogni anno si verificano ricoveri e anche, purtroppo, decessi di persone che non conoscendo bene i funghi, si affidano a questi venditori improvvisati ed abusivi che propongono porcini a prezzi stracciati e rischiano così la propria salute”.
“Stiamo lavorando – precisa il consigliere – ad una revisione della legge regionale vigente ed uno degli obiettivi principali sarà proprio quello di normare questi aspetti, inasprendo le sanzioni per coloro che non rispettano le basilari regole e mettono a rischio la salute dei cittadini. Nel 2023, nei comuni della Provincia di Lecco e di Monza e Brianza che fanno capo ad Ats Brianza, si sono verificati 12 casi di intossicazione. Nessuno di loro aveva sfruttato il servizio gratuito di controllo preventivo per la certificazione di commestibilità dei funghi degli esperti dell’Ispettorato micologico di Ats Brianza. Lo scorso anno, su 260 chili di funghi controllati, il servizio ha scartato oltre 100 chili tra non commestibili, alterati o velenosi”.
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