L’ultima versione della bozza di dichiarazione congiunta del Consiglio europeo informale, in programma a Budapest l’8 novembre, è più aperturista rispetto alle forme di finanziamento necessarie per rispondere alle sfide dell’Unione europea.
La precedente versione della bozza, in un paragrafo dedicato al prossimo Quadro finanziario pluriennale (Qfp) e alle risorse proprie, puntava tutto sul bilancio dell’Unione e sulle risorse propri, che “non solo assicurano finanziamenti sufficienti e sostenibili per le nostre priorità comuni, ma fungono anche da importante leva di influenza e promuovono condizioni di parità”. L’ultima versione della bozza, presa in visione da Policy Europe, sembra più aperturista: “Le nostre sfide di competitività richiederanno investimenti massicci con la mobilitazione di finanziamenti pubblici e privati – si legge -. Il Consiglio europeo si impegna a esplorare e mobilitare tutti gli strumenti disponibili per consentire un finanziamento sostenibile di queste sfide”.
Subito dopo, il paragrafo – ribattezzato “Un finanziamento all’altezza del futuro” – elenca una serie di azioni e di sfide da esplorare. La novità è contenuta all’ultimo punto dell’elenco di cinque punti: “Esploreremo la possibilità di sviluppare nuovi strumenti a livello europeo (investimenti congiunti, azioni, ecc.)”. Un altro punto aggiunto riguarda l’aumento del coinvolgimento della Bei e la sua ricapitalizzazione. Gli altri tre punti erano più o meno già contenuti tutti nella precedente versione della nozza: prossimo Qfp come strumento essenziale per realizzare le nostre priorità strategiche e bilancio dell’Ue più adatto al futuro; introduzione di nuove risorse proprie, “che possono anche servire come leva di influenza e promuovere condizioni di parità”; completamento dell’Unione dei mercati dei capitali. Confermata la richiesta di approvare con urgenza il New European Competitiveness Deal.
Infine, un nuovo passaggio sottolinea il nuovo impianto alla base della nuova bozza di conclusioni: “Una risposta unitaria alle nostre sfide non è mai stata così necessaria. Al centro della nostra azione collettiva ci sono la solidarietà e la fiducia reciproca. La solidarietà finanziaria deve essere accompagnata da riforme significative, sia a livello europeo che nazionale, per rendere il nostro modello sostenibile e competitivo”.
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