ANCONA «Venite a casa, per favore, papà sta picchiando la mamma». Quando una telefonata salva la vita. A contattare il 112 era stato il bambino-eroe, 11 anni appena. «Correte». Una preghiera, più che un’esortazione. L’operatore del Numero unico d’emergenza non ha perso tempo. Subito ha messo in moto la macchina dei soccorsi. E in pochi minuti a casa si sono presentati i carabinieri.
L’arresto
Il papà violento, un 51enne originario di Roma ma residente ad Ancona, è stato arrestato in presa diretta. La cmoglie, una mamma d’origine romena, lo aveva già denunciato due mesi prima, mandandolo di fatto a processo. Proprio la notifica di un invito a presentarsi in tribunale per il procedimento aperto a suo carico per maltrattamenti in famiglia aveva mandato su tutte il 51enne, il 20 dicembre scorso. In quell’occasione l’aveva aggredita e picchiata davanti al loro figlio. E il piccolo, più coraggioso che spaventato, aveva chiesto aiuto al telefono al 112, permettendo ai carabinieri di intervenire e arrestare il papà. Ieri è stato condannato a 2 anni di reclusione, con rito abbreviato, dal gup Francesca De Palma. Il pm aveva chiesto 2 anni e 2 mesi.
L’abbreviato
L’imputato, difeso dall’avvocato Caterina Ficiarà, ha preferito non essere interrogato, benché l’abbreviato fosse condizionato al suo esame. L’ultimo episodio risale al luglio scorso, quando ha ripetutamente chiamato i carabinieri perché, nonostante il divieto di avvicinamento all’ex moglie, pretendeva di andare a casa sua a riprendersi il cane. Per questo era finito in carcere. Per molto tempo la donna avrebbe subito in silenzio, fino a che non ha deciso di rivolgersi all’associazione Donne e Giustizia, presso il Centro antiviolenza di Ancona, seguita dall’avvocato Irene Pastore. Sarebbe peggiorata a partire dall’estate 2023 la loro relazione tossica, fatta di litigi continui, insulti e botte che il 51enne avrebbe riservato alla madre di suo figlio. «Mi minacciava, mi prendeva per il collo, mi dava della vacca e della prostituta», si è sfogata la donna quando ha deciso di denunciarlo. «Se vado in galera ci vado perché ti ho ammazzato», le avrebbe urlato in più occasioni. «Mi sono fatto fregare da una p… romena, mi hai fatto pagare caro», sono alcune delle frasi ricorrenti che le avrebbe rivolto nei mesi in cui il loro rapporto si era ormai deteriorato. Il tutto anche alla presenza del figlio undicenne che, nel dicembre scorso, ha vestito i panni del supereroe, vincendo la paura e la soggezione nei confronti del papà, per proteggere la madre.
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