Sassi Neri, Casa Protetta, centro sportivo. Diversi i fronti amministrativi “caldi” a Farini. Da oltre centoventi giorni Marco Paganelli è il nuovo sindaco del comune dell’Alta Valnure. Il 27enne, docente all’agraria, con la lista “Farini ‘24”, sostenuta dai partiti del centrodestra, ha conquistato la maggioranza grazie al 36% dei voti, rispetto al 32% di “Uniti per Farini” di Antonio Mazzocchi e al 31,2% portato a casa da “Farini per Tutti” di Cristina Cordani.
- Sindaco, al momento dell’elezione ha dichiarato che a Farini “ha vinto l’onestà, perché non abbiamo raccontato balle”. Una frase forte come inizio del mandato. Come mai?
Anche adesso la ripeterei, tutt’ora qualche nostro avversario gira per il territorio per diffondere falsità, interpretando male le nostre dichiarazioni o intenzioni. I farinesi ci chiedono spiegazioni direttamente e poi capiscono la realtà dei fatti. La campagna elettorale è stata tutta così, in modo particolare contro di me.
- Quale ente ha trovato una volta eletto?
Con il personale mi sto trovando molto bene. Sono persone competenti, sulle quali ho fiducia, s’impegnano. Il clima nel comune è sereno e si lavora con trasparenza. La squadra amministrativa mi sta dando una grande mano, sono presenti in comune.
- Sindaco, in questi primi centoventi giorni su cosa vi siete concentrati?
Alcuni eventi estivi sono stati organizzati bene, come la cena in ricordo dello chef Georges Cogny e le due feste dedicate alle patate, a Groppallo e a Mareto. Dobbiamo valorizzare meglio i prodotti De.Co. farinesi (torta di patate, gnocchi di patate, polenta di patate, pane di patate e pane fritto di patate). Non è mai stati istituito l’albo dei produttori locali, vogliamo realizzarlo e promuoverlo.
- In merito alla questione “Sassi Neri”, il bacino d’acqua nel Nure utilizzato d’estate dai frequentatori di Farini, cosa avete deciso?
Non si farà più. Innanzitutto all’interno dell’Unione dell’Alta Valnure mi sono informato su eventuale progetto, permessi, costi. Ho controllato la documentazione del passato tra Comune e Regione. Nero su bianco la Regione, in passato, aveva fatto sapere che nel 2024 il bacino sarebbe stato realizzato soltanto previa presentazione di documentazione richiesta. Tant’è che la precedente Amministrazione aveva in mano una serie di preventivi per la messa in regola dell’area. Ne ho quindi parlato con tutti i commercianti, per spiegare a loro la situazione: non siamo certo contrari ai Sassi Neri, ma ci sono costi economici importanti (30mila euro) da sostenere. E hanno compreso il problema.
- Negli ultimi anni la Casa protetta è stata al centro del dibattito locale. Quale è il vostro orientamento, come Amministrazione, sul presente e sul futuro di questa importante struttura?
Per noi è un punto fermo volerla mantenere. Ci sono alcuni problemi: il personale è sotto organico, ci sono lamentele organizzative. Vogliamo chiedere spiegazioni alla Coopselios per questa situazione e anche per alcuni arretrati. Al momento non c’è dialogo con la cooperativa. A breve dovrebbe essere nominato il nuovo Consiglio del Consorzio Casa Protetta. I due comuni, Farini e Ferriere, saranno però chiamati in futuro a mettere ancora mano al portafoglio.
- Il centro sportivo di Farini quest’estate è rimasto fermo: nessuno ha gestito le strutture.
A breve uscirà il nuovo bando per la gestione. La nostra intenzione è di avere una programmazione a lungo raggio, quindi di proporre un bando decennale. Con questa durata le società sportive o di altro genere potrebbero essere più interessate a partecipare. Pensiamo inoltre ad alcune migliorie, come l’illuminazione dei campi da tennis e calcetto.
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