Al G7 Tecnologia e Digitale di Cernobbio il sottosegretario Butti coordina la discussione tra i leader mondiali sullo sviluppo e l’uso sicuro dell’intelligenza artificiale
Pubblicato:15-10-2024 16:37
Ultimo aggiornamento:15-10-2024 16:37
Viviana Astazi
CERNOBBIO (COMO)- Un G7 Tecnologia e Digitale all’insegna dello sviluppo e dell’uso sicuro dell’intelligenza artificiale, con un focus sull’individuazione di linee di condotta internazionali comuni. Nella discussione tra leader mondiali ospitata a Cernobbio, nella cornice di Villa Erba, si è partiti da qui per spostare lo sguardo su altri due temi cardine: la necessità di rendere più sicuri i cavi sottomarini che permettono lo scambio di dati online e il bisogno di migliorare le telecomunicazioni via satellite. Sotto la guida del Sottosegretario di Stato per l’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti, il Gruppo dei Sette – accompagnato in questa occasione anche dal Vice segretario generale dell’Ocse, Ulrik Vestergaard Knudsen, e dalla Chief of Executive Office of the Social and Human Sciences Sector dell’Unesco, Mariagrazia Squicciarini – ha concordato all’unanimità sull’importanza di creare valori comuni. Come ha spiegato Butti nel corso della conferenza stampa seguita alle due sessioni di discussioni della mattina, “L’Italia ha aumentato il proprio prestigio internazionale”, rivendicando la centralità del nostro Paese sul tema dei cavi sottomarini anche grazie alla posizione geografica in Europa.
BUTTI: NEL MEDITERRANEO IL 16% DEL TRAFFICO INTERNET MONDIALE
“Attraverso il Mediterraneo passa il 16% del traffico dati Internet a livello mondiale. Si tratta di una tecnologia destinata a essere sempre più strategica, per questo bisogna renderli sicuri”,
ha affermato Butti, sottolineando che è proprio attraverso i cavi adagiati sui fondali marini che viene scambiato tra il 95 e il 99% dei dati Web. Un argomento, questo, che interessa
molto anche gli Stati Uniti, presenti al tavolo del G7 con l’ambasciatore straordinario Nathaniel Fick. Nel corso della mattinata si è discusso del ruolo degli investimenti. Per Butti “È fondamentale studiare qualcosa che metta insieme le sinergie presenti oggi, e cioè un investimento europeo importante con gli investimenti privati”. Il Sottosegretario ha evidenziato in particolare la rinnovata attrattività dell’Italia per gli stranieri. “Siamo molto
felici che gli investitori privati siano tornati a investire in Italia. Vuol dire che il governo è credibile, che l’azione di semplificazione della norma che abbiamo messo in atto sta offrendo
dei risultati e che stiamo sburocratizzando il sistema. Soprattutto, stiamo restituendo a questo Paese una politica industriale. Un caso evidente è quello di Microsoft: solo pochi giorni fa la premier Giorgia Meloni ha incontrato il presidente Brad Smith e ora sappiamo che l’azienda investirà oltre 4 miliardi di dollari sui data center“.
CONFERMATI OBIETTIVI 2026 OPEN FIBER E FIBERCOP
Oltre alla conservazione e alla trasmissione di dati, si è discusso di come implementare le telecomunicazioni a livello nazionale ed europeo. A margine della conferenza stampa, Butti ha parlato di Open Fiber e FiberCop, confermando l’impegno del governo nel far centrare alle due imprese gli obiettivi fissati per il giugno 2026. Il Sottosegretario non ha mascherato le difficoltà causate dalla morfologia del territorio, che non consente una copertura perfetta della fibra ottica. Le più penalizzate sono le regioni del Sud Italia, in particolare Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, che a causa dell’isolamento di alcune comunità, dei terreni montuosi e di generali difficoltà logistiche non attirano gli investimenti degli operatori delle telecomunicazioni. Alla luce di questo, “Il governo è molto attento alla tecnologia satellitare”, ha affermato Butti, “che può essere utile per estendere il più possibile la connettività”.
VESTAGER: STARLINK STIMOLO AI NOSTRI GALILEO E COPERNICUS
Sul tema è intervenuta anche Margrethe Vestager, Commissaria europea per la Concorrenza incaricata degli aspetti della politica digitale. Sollecitata sui rapporti tra Italia e Starlink di Elon Musk, Vestager si è smarcata dicendo di “Non conoscere il dossier italiano”. Si è però soffermata sulla produzione di satelliti europei, dando spazio in particolare all’opera portata avanti con Galileo e Copernicus: “Attraverso questi due programmi forniamo un grande servizio a tutto il mondo”, ha dichiarato la Commissaria. “Come Unione Europea dobbiamo però spingere di più per implementare la tecnologia satellitare. Ci sono stati dei ritardi, ma bisogna fare di più per produrre i satelliti e in questo senso le tecnologie statunitensi forniscono una spinta agli sviluppi europei“. Una dichiarazione di concorrenza, questa, proprio al patron di Tesla e Starlink.
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