Le strategie di decarbonizzazione dei portafogli degli intermediari che prevedono incentivi per le imprese inquinanti a investire in tecnologie verdi siano preferibili a un inasprimento generalizzato delle condizioni di finanziamento nei loro confronti. Quest’ultimo, infatti, non induce necessariamente una riduzione delle emissioni, o può consentirla solamente a fronte di una riduzione dell’attività economica. Sono i risultati a cui giunge uno studio, intitolato “Gli effetti macroeconomici e ambientali delle strategie di decarbonizzazione dei portafogli finanziari”, pubblicato dalla Banca d’Italia nella collana “Questioni di economia e finanza”.
Molti intermediari finanziari sono impegnati a contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, rileva lo studio, attraverso l’impiego di criteri di sostenibilità ambientale nella concessione del credito. Il lavoro, lungo circa 30 pagine e pubblicato in lingua inglese, utilizza tre modelli teorici per valutare gli effetti macroeconomici e ambientali di modifiche alle condizioni di finanziamento degli investimenti realizzati dalle imprese con elevate emissioni finalizzate a favorire l’utilizzo di tecnologie meno inquinanti.
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