Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Tolleranze costruttive: applicazione delle regole pre e post Salva Casa #finsubito prestito immediato


Le nuove tolleranze costruttive di cui all’art.
34 bis del d.P.R. n. 380/2001 novellato dal c.d.
“Decreto Salva Casa” (Decreto Legge n. 69/2024)
non possono essere applicate nei contenziosi relativi a
provvedimenti impugnati precedentemente, perché la
loro legittimità va valutata con riferimento allo stato di
fatto e di diritto esistente all’epoca della loro adozione.

Ciò, tuttavia, non esclude la possibilità per le Amministrazioni
di rivedere le proprie determinazioni, rivalutando le originarie
istanze, alla luce delle novità introdotte dal decreto legge n.
69/2024 convertito con modificazioni nella legge n. 105/2024.

Sanatoria sottotetto: occhio alle tolleranze costruttive

A conferma di quanto sia complessa la gestione delle pratiche di
sanatoria da parte delle Amministrazioni anche dopo le
“semplificazioni” apportate al Testo Unico Edilizia con il Salva
Casa è la
sentenza
del Consiglio di Stato del 25 ottobre 2024, n. 8542
,

con cui Palazzo Spada ha respinto l’appello proposto contro il
rigetto su una pratica di sanatoria relativa
all’innalzamento di un sottotetto in un edificio
nel centro storico.

Secondo l’amministrazione, l’intervento sarebbe stato
insuscettibile di sanatoria, per aver comportato una modifica della
sagoma, dell’altezza e del volume dell’edificio, in contrasto con
le NTA e con la categoria di intervento pari alla
ristrutturazione edilizia”, la quale non ammette alcuna
modifica planivolumetrica.

In particolare sarebbe stata modificata la sagoma dell’edificio
con incremento della volumetria e modificato le altezze oltre il
limite di tolleranza del 2% previsto dall’art. 34
bis del d.P.R. n. 380/2001. In sostanza, trattasi di una parziale
difformità del titolo edilizio, ex art. 34 del d.P.R. n. 380/2001,
e in contrasto con la vigente normativa comunale, ex art. 27 del
d.P.R. n. 380/2001.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Secondo la ricorrente, il Comune avrebbe errato nel considerare
l’altezza del fabbricato all’estradosso (parte esterna) anziché
all’intradosso (parte interna) della copertura del tetto e che
avrebbe utilizzato l’altezza di gronda (parte più bassa del tetto)
anziché quella media tra le fronti della copertura.

Tale errore avrebbe comportato la mancata applicazione delle
c.d. “tolleranze costruttive” nella misura del 2% stabilita
dall’art. 34-bis del d.P.R. n. 380 del 2001
(vigente ratione temporis). Non solo: la modifica
effettuata sarebbe stata ammessa perfino dall’attuale formulazione
dell’art. 3, comma 1, lett. d), del d.P.R. n. 380/2001, laddove
declina la definizione degli interventi di “ristrutturazione
edilizia”, peraltro senza
comportare alcun aumento di
volumetria, bensì una modestissima modifica della sagoma
dell’edificio, riconducibile al concetto di “tolleranza
costruttiva”, sicché il richiamo alle norme tecniche di attuazione
sarebbe inconferente.

Palazzo Spada invece ha ritenuto che il Comune abbia
correttamente applicato le regole urbanistiche, chiarissime nel
vietare la modifica di sagoma e volume del
fabbricato
.

Tolleranze costruttive: la potestà urbanistico-pianificatoria
dei Comuni

Non solo: per i giudici il fatto che l’Amministrazione abbia
limitato a determinate fattispecie l’ammissibilità della
ristrutturazione edilizia non si pone in contrasto
con la definizione della stessa prevista dall’art. 3, comma 1,
lett. d), del d.P.R. n. 380/2001, atteso che l’art. 2, comma 4,
dello stesso decreto consente ai Comuni, nell’esercizio della loro
potestà urbanistico-pianificatoria e nell’ambito dell’autonomia
statutaria e normativa di cui all’art. 3 del d.lgs. 18 agosto 2000,
n. 267, di disciplinare l’attività edilizia e quindi di introdurre
le limitazioni ritenute necessarie a salvaguardare e tutelare il
patrimonio edilizio esistente nel superiore interesse della
collettività.

Risponde infatti al principio di sussidiarietà
che sta alla base delle regole di governo del territorio consentire
al singolo Ente territoriale di individuare quali tipologie di
interventi ammettere o non ammettere in una zona, senza che ciò
implichi una deroga – non consentita – ai paradigmi definitori
nazionali, concretizzandosi piuttosto nella individuazione di
quanto ritenuto compatibile col contesto e quanto no.

Inaccettabile anche la tesi per cui il sottotetto costituiva
parte del piano adiacente: la giurisprudenza ha
infatti chiarito che, al fine di verificare l’osservanza della
tolleranza di cantiere, occorre considerare la “singola unità
immobiliare
” intesa come porzione dell’edificio dotata di
autonomia, a prescindere dal numero di piani di cui essa si
compone. La norma, all’art. 34-bis stabilisce infatti che «il
mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della
superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità
immobiliari non costituisce violazione edilizia se contenuto entro
il limite del 2 per cento delle misure previste nel titolo
abilitativo» e deve essere intesa nel senso che la “tolleranza di
cantiere” rilevante per escludere l’abusività dell’intervento va
posta in relazione con la porzione di immobile cui esso accede, e
non con la superficie dell’intero palazzo, come si evince dal dato
letterale che fa appunto riferimento «singole unità
abitative».

Pertanto, al fine di evitare applicazioni distorsive della
disposizione, occorre considerare solo la porzione e/o la parte di
unità immobiliare” a cui l’abuso stesso si riferisce
concretamente, rapportandolo alle misure progettuali indicate nella
pratica edilizia.

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

 

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui