Un progetto che contribuirà a combattere la pandemia silenziosa dei batteri resistenti agli antibiotici e a sorvegliare patogeni virali. Così si può descrivere l’iniziativa di Fep (Finding Emerging Pathogens), la nuova startup dell’Università di Trento che promette di rivoluzionare la lotta ai patogeni emergenti grazie a un’analisi innovativa delle acque reflue.
Fep, una startup UniTrento contro la resistenza agli antibiotici
Presentata all’Università di Verona durante il primo Demo Day del Consorzio Inest (Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est Interconnesso), insieme ad altri progetti imprenditoriali di recente costituzione, la startup Fep propone di monitorare i batteri resistenti agli antibiotici e altre minacce virali attraverso un’approccio innovativo che consiste nell’analisi delle acque reflue.
Nello specifico, racconta Francesca Cutrupi, assegnista di ricerca presso l’Università di Trento (Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata) nonché cofounder della startup,
“[Fep] offre un servizio completo di campionamento, estrazione del materiale genetico e identificazione dei patogeni all’interno dei reflui”.
In breve, i dati sulle acque reflue vengono raccolti da Fep. E poi vengono elaborati per stabilire soglie di rischio e supportare i clienti nello sviluppo di piani di contrasto.
“Il vantaggio di questo approccio risiede nella tecnologia che produce analisi non mirate, permettendo di individuare patogeni inattesi e migliorando la capacità di rilevamento precoce”.
Il servizio non mira solo a combattere la sopraccitata pandemia silenziosa, ma offre anche analisi microbiologiche personalizzate per sorvegliare patogeni virali come influenza, malattie trasmesse da zecche e zanzare e zoonosi, quali il Covid-19.
“La recente pandemia ha evidenziato la ricchezza di informazioni ottenibili dai reflui e l’utilità di una loro sorveglianza per capire come i patogeni circolano nelle comunità”.
Sviluppata grazie a un’iniziativa di Inest per la generazione e lo sviluppo di startup e spin-off da centri di ricerca, la startup Fep è stata inoltre selezionata tra oltre 100 idee raccolte tra i principali atenei e istituti di ricerca triveneti. I progetti sono stati sviluppati a partire dallo scorso aprile grazie al programma di Accelerazione di iNEST, un percorso strutturato volto a trasformare idee imprenditoriali in realtà di business sostenibili. Concluso questo programma, per la startup si apre ora la fase di raccolta fondi, con l’obiettivo di lanciare sul mercato il proprio servizio innovativo.
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