LIVORNO. E da un sentiero diretto verso il laghetto asciutto, ecco la nuova scoperta. Ancora a Villa Rodocanacchi, una delle dimore più romantiche della Belle Epoque livornese, a Monterotondo. «Ci sembrava impossibile che la famiglia Rodocanacchi non avesse fatto terminare questo sentiero con una scalinata». C’è entusiasmo nelle parole del presidente di Reset, Giuseppe Pera.
L’ associazione di volontari da oltre due anni sta soffiando sull’anima del parco storico per riportarne alla luce la storia e i tesori, in accordo con la proprietà del bene, la Asl, che ha firmato col gruppo un patto di collaborazione.
Pera fa il video della nuova meraviglia che sta tornando a vivere. Si intravedono i primi due scalini in pietra: i volontari stanno lavorando per ripulirli da secoli di terra e vegetazione. «Un ritrovamento storico», mormora qualcuno. E così è. «Si tratta – spiega Pera – si un percorso scorciatoia che da una vasca in pietra spettacolare, su per una stradina che da giorni stiamo pulendo, arriva direttamente al laghetto della Belle Epoque. Guardate che posto magico è questo: e qui sopra c’è la svolta delle carrozze».
Il parco della Villa misura 11 ettari. Grazie a Reset sta tornando a vivere la magnifica oasi verde che getta le sue radici nel 1735: era della famiglia Sceriman, ricchi mercanti armeno-persiani. Nel 1843, la Villa passò ai Rodocanacchi.
Ad oggi anche durante le aperture speciali organizzate dall’associazione, si possono ammirare tesori riportati alla luce come l’isola in mezzo al laghetto asciutto, i due imbarcaderi, il pozzo, il mulino, quel che si può ammirare della centrale elettrica ritrovata, con tutta l’archeologia industriale tornata a farsi raccontare.
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