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Il governo ha approvato i decreti che regolamentano la vendita dei prodotti contenenti farine di insetti. Gli alimenti con polveri derivate da grillo domestico, larve di farina e locusta migratoria saranno esposti separatamente e chiaramente etichettati per tutelare i consumatori

Sono stati firmati dal governo i decreti che regolano la vendita della farina di insetti. I ministeri preponenti Agricoltura e Sovranità alimentare, Impresa e Made in Italy e Salute chiariscono le regole per la vendita dei nuovi novel food. I prodotti che conterranno farina di insetti (grillo domestico, larva gialla della farina, larve verme della farina minore e la locusta migratoria) dovranno essere riconoscibili al consumatore esposti in scaffali separati da altri alimenti con un’ etichetta che specifica tra l’altro quanta farina a base di insetti è presente nel prodotto finale.

Per maggiore chiarezza in etichetta, questi prodotti, non saranno presentati come farine, ma saranno indicati come “polveri” per distinguerli appunto dalle normali farine. Queste polveri si potranno utilizzare in alimenti come pane, biscotti, barrette, prodotti da forno, minestre e in alcune bevande come ad esempio la birra. A una prima lettura dei decreti attuativi pare che queste polveri non siano consentite in ricette tradizionali come pasta e pizza. Un esempio di prodotto può essere: gallette con polveri di grillo.

Quindi il consumatore che vorrà fare uso di questi prodotti troverà più espressamente in etichetta la tipologia di insetto presente come “polvere”, le quantità utilizzate (fino a un massimo del 10% del prodotto finale), il paese di origine (al momento i paesi produttori sono una azienda francese, una olandese e una vietnamita).

Per quanto riguarda i rischi per il consumatore siccome queste “polveri” possono recare allergie esattamente come i molluschi e i crostacei in confezione deve essere riportata la dicitura che tali “polveri” sono degli allergeni.

Alfonso Piscopo
Dir. Veterinario asp Agrigento

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