La trasmissione aprirà la nuova edizione di “Delitti in famiglia”. Mamma Marina intervistata: “Desidero nuovamente ringraziare tutti gli italiani che ci sono stati vicini nella battaglia per la verità”
L’omicidio Vannini raccontato in un documentario in onda sabato 26 ottobre su Rai Due –
di Marco Di Marzio
L’omicidio di Marco Vannini e l’annessa vicenda giudiziaria il prossimo sabato 26 ottobre 2024 in prima serata su Rai Due.
Il racconto sarà infatti riportato all’interno della nuova edizione “Delitti in famiglia”, che con la voce di Stefano Nazzi riesce a raccontare, con la giusta delicatezza, vicende tragiche che hanno scosso le famiglie delle vittime e l’Italia intera.
L’episodio in questione racconta una storia che sin da subito è apparsa poco chiara. Per la precisione un delitto avvenuto a Ladispoli, in provincia di Roma.
Nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015 arrivano diverse chiamate al 118 provenienti da casa di Antonio Ciontoli: il fidanzato di sua figlia Martina, Marco Vannini, 20 anni, pare essersi ferito.
Si scoprirà in seguito che quello che all’apparenza poteva sembrare un incidente domestico era in realtà qualcosa di ben più grave. Marco è stato assassinato a casa Ciontoli per mano di Antonio.
Il documentario fa luce sulla dinamica dell’accaduto, rimasta per lungo tempo nel mistero, chiusa con la sentenza in cassazione di condanna per Antonio Ciontoli a 14 anni e 9 anni per i figli Federico e Martina, e la moglie, Maria Pezzillo.
“Desidero nuovamente ringraziare tutti gli italiani che per l’interno arco del processo e non solo hanno continuamente espresso alta la loro vicinanza e solidarietà alla nostra battaglia di verità per Marco. – dichiara intervistata telefonicamente mamma Marina Conte – Oltre che la chiarezza, la speranza è che la pena detentiva sia veramente rieducativa per la famiglia Ciontoli, che più volte hanno espresso scuse, ma sempre spronate perché a ridosso di sentenze giudiziarie. In questi giorni la loro dimora è andata all’asta giudiziaria per risarcirci, anche se gli introiti per la metà vanno alla banca che ha fissato l’ipoteca conseguente alla concessione di un prestito. Se risarcimento sarà, come già detto tale sarà devoluto in beneficenza per i giovani, in nome di Marco.”
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